Crocetta: per due giorni comuni del palermitano scaricheranno a Castellana Sicula
Il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, comunica che tutti i comuni della provincia di Palermo, esclusi il capoluogo e Ustica andranno a conferire per domani e dopodomani a Castellana Sicula. “Si tratta di un provvedimento tampone nelle more dell’attivazione dell’impianto di biostabilizzazione mobile che è in
corso di collocazione a Bellolampo. Il ritardo di due giorni – dice il
presidente – è dovuto all’acquisizione dei pareri necessari di Arpa e degli
uffici tecnici della città metropolitana di Palermo e all’assegnazione dell’area da parte della Rap, alla società che gestirà l’impianto mobile. Nell’ordinanza è inoltre previsto un incremento notevole della possibilità di trasferimento e abbancamento del comune di Carini, per via della situazione igienico-sanitaria creatasi a causa dell’enorme quantità di rifiuti accumulata. Sono inoltre previste delle variazioni delle quantità di conferimento per diversi comuni, derivate dalle inesatte comunicazioni prodotte da Ato o Comuni, dati che abbiamo già verificato e corretto. Il provvedimento di oggi – aggiunge Crocetta – libererà a partire da stanotte, la discarica di Sicula trasporti, di oltre 250 tonnellate di rifiuti, consentendo il regolare abbancamento delle altre province che conferiscono normalmente lì. Stiamo per
uscire dall’emergenza, la stiamo affrontando con decisione, rinnovando l’
appello ai comuni di incrementare la differenziata. Con l’avvio dell’impianto
di biostabilizzazione a Bellolampo usciamo dalla fase emergenziale e – conclude
Crocetta – possiamo cominciare a guardare con maggiore serenità alle
prospettive dei prossimi giorni”. La notizia è stata diffusa a sorpresa, nella notte ai sindaci tramite un messaggio sms sul cellulare.
La decisione di Crocetta, arriva poche ore dopo l’accertamento dell’azienda Sanitaria Provinciale che ha certificato la gravissima emergenza igienico-sanitaria sul territorio lanciando l’allarme: a Carini rischi per la salute. E così il manager dell’Asp 6 Antonio Candela ha scritto alla Regione per adottare provvedimenti urgenti.