Caos discariche, soluzione tampone per il palermitano. Regione: “crisi sotto controllo”

Trovata una soluzione tampone per fermare l’emergenza rifiuti nel palermitano. Ieri nel corso di un vertice alla Regione è stata raggiunta un’intesa con la Rap, la società del comune di Palermo che gestisce la discarica di Bellolampo.
Sarà concesso un ingresso graduale dei 29 comuni dell’area metropolitana per un tempo limitato e attraverso una turnazione. Sulla carta, l’impianto della città di Palermo può accettare in ingresso soltanto 750 tonnellate al giorno. A tanto è tarato il TMB, ovvero il sistema di pre-trattamento dei rifiuti, obbligatorio per legge. La Regione invece spingeva per aumentare questa quantità a 1500. Ragione per cui i cancelli sono stati tenuti chiusi fino ad ora.

Adesso invece è stata trovata una soluzione temporanea che consente di aumentare gradualmente questa quantità per consentire di smaltire lentamente tutti i rifiuti dei comuni della provincia.

Non sono mancate le polemiche. Il consigliere comunale di Forza Italia a Palermo Angelo Figuccia attacca il sindaco Orlando: “Neanche il tempo di insediarsi come sindaco della città metropolitana di Palermo, che, subito dopo aver fatto passerella con tanti altri primi cittadini come presidente dell’Anci, Orlando è già contro i suoi stessi colleghi dei comuni dell’area metropolitana, a cui viene impedito di utilizzare la discarica di Bellolampo” ha detto Figuccia.

Poi però è arrivata l’intesa e Orlando ha fatto sapere che “ancora una volta la Rap e il Comune di Palermo hanno dato la propria disponibilità a mettere a disposizione dei Comuni dell’Area Metropolitana l’impianto TMB di Bellolampo, unica struttura pubblica e in regola nel territorio della Sicilia. Tale disponibilità si accompagna per l’ennesima volta alla richiesta che la Regione realizzi finalmente un sistema di impianti che eviti il continuo ricorso a soluzioni di emergenza. La Rap ed il Comune di Palermo restano, quindi, in attesa delle necessarie disposizioni da parte del Dipartimento regionale acqua e rifiuti che tenga conto della disponibilità manifestata”ha detto Orlando. Comunque bisognerà trovare una soluzione al più presto. Ieri si è parlato della possibilità di riaprire in alcuni giorni la discarica di Lentini, a Siracusa.

Ma non si tratta, nemmeno in questo caso, di una soluzione definitiva e il caos rifiuti è esploso in tutta la Sicilia. Situazione complicata pure nel trapanese con i rifiuti per le strade di San Vito Lo Capo che rischiano di danneggiare l’immagine della rinomata cittadina turistica. Ieri nulla di fatto al vertice convocato in Prefettura a Trapani. La discarica di Borranea non può accogliere tutta la spazzatura della Provincia. Adesso si valuta di rimettere in funzione l’impianto di Campobello di Mazara.
Intanto dalla Regione, minimizzano: “la situazione è sotto controllo, questo momento di crisi è passeggero” si legge sulle pagine del Giornale di Sicilia. Di fatto però, il piano messo a punto dal governo Crocetta e dal Ministero dell’Ambiente stenta a decollare e mezza Isola continua ad essere in ginocchio per l’emergenza.

 

 

 

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