Bellolampo apre a 28 comuni, penalizzati Carini e Partinico. Caos nel trapanese
Il dipartimento regionale dell’Acqua e dei Rifiuti ha emanato ieri una disposizione che prevede il conferimento della spazzatura a Bellolampo, a partire da oggi, per 28 comuni. Fra questi anche Balestrate, Borgetto, Capaci, Cinisi, Giardinello, Isola delle Femmine, Monreale, Montelepre, San Cipirello, San Giuseppe Jato, Terrasini, Torretta. La disposizione rimarrà in vigore fino al 31 luglio per Marsala e fino a nuova disposizione per gli altri comuni. Bagheria, Carini e Partinico continueranno a conferir nell’impianto di Lentini in provincia di Siracusa, ad oltre 250 chilometri di distanza e dunque con un costo maggiore per il trasporto che ricadrà sui cittadini. Trappeto invece scaricherà a Trapani fino a novembre.
C’è da sottolinere che in discarica va a finire solamente la parte dei rifiuti indifferenziati. Quelli differenziati invece, carta, plastica, vetro, alluminio e organico vengono trasportati in piattaforme più vicine per il recupero dei materiali.
Dunque una corretta ed una maggiore differenziazione è la migliore soluzione per scongiurare disagi rispettando l’ambiente ed evitando così i conferimenti in discarica. Purtroppo però non tutti i comuni fanno la differenziata e la Regione anziché spingere per un sistema virtuoso si mobilita soltanto per cercere discariche in caso di emergenza.
“Avremmo voluto far partire il conferimento a Bellolampo già dallo scorso primo luglio, ma la decisione della Rap e del Comune di Palermo di chiudere i cancelli dell’impianto, nonostante l’ordinanza regionale, ci ha costretti a far slittare il provvedimento di qualche giorno – spiega l’assessore regionale Vania Contrafatto – purtroppo la Rap non ha il personale e i mezzi necessari a far fronte anche ai rifiuti di altri comuni e ci ha chiesto qualche giorno di tempo per organizzarsi a ricevere 200 tonnellate di rifiuti in più al giorno. Speriamo che nelle prossime settimane la discarica sia disponibile ad accogliere anche gli altri comuni.”
Non va meglio nel trapanese, dove forse non si era mai registrata un emergenza rifiuti di tale portata. I sindaci hanno inviato una nota al presidente della Regione Rosario Crocetta per denunciare “le gravi condizioni sanitario-ambientali interessanti gran parte degli agglomerati urbani delle città del trapanese, le cui strade plasticamente rappresentano discariche a cielo aperto”.
Nonostante nel trapanese siano stati raggiunti alti livelli di differenziata, a discarica di Trapani, non è in grado di far fronte nell’accogliere l’indifferenziato di tutti i centri. I sindaci parlano di “situazione drammatica” e chiedono l’individuazione di “immediate soluzioni e siti alternativi, anche in deroga e con poteri del commissario regionale, diversamente si condanna al disastro ambientale le realtà locali con gravi danni materiali e immateriali per tutto il territorio”. Per conoscenza la nota è stata inoltrata anche al governo nazionale e all’autorità giudiziaria.