Lesioni al volto e al cuoio capelluto per il bimbo di Trappeto aggredito da un cane randagio

Non è in pericolo di vita, ma già in giornata potrebbe essere sottoposto ad un delicato intervento di chirurgia plastica, il bambino di 4 anni che, ieri sera, è stato aggredito da un cane randagio sul lungomare di Trappeto.

Il piccolo ha riportato lesioni multiple al volto e al cuoio capelluto su cui, lo staff medico di Villa Sofia diretto da Giuseppe Termine e coordinato da Dario Saieva, potrebbe intervenire anche oggi.

Il terribile episodio ha avuto luogo ieri sera, intorno alle 21,30. Il bambino, figlio di una coppia di nazionalità romena che vive a Trappeto da diversi anni, era in compagnia di altri piccoli e, insieme, stavano giocando nell’area pedonale che si affaccia sul mare.

Il cane, un meticcio di grossa taglia, di colore nero tigrato, è un randagio che si aggirava spesso in paese e, mai prima d’ora, aveva dato segni di aggressività.
Pare che i piccoli, come altre volte avrebbero fatto, volessero giocare con l’amico a 4 zampe quando improvvisamente, per motivi ancora da accertare, si sarebbe scagliato contro il bambino, azzannandolo al volto e alla testa.

L’aggressione ha seminato panico nel giro di pochi secondi, mentre i genitori del bambino, in preda alla disperazione avrebbero chiesto aiuto per liberare il figlioletto dalle grinfie dell’animale.

Sul posto è intervenuta un’ambulanza del 118, agenti di polizia municipale e i carabinieri della compagnia di Partinico.

Il bambino è stato immediatamente trasportato all’ospedale Cervello di Palermo, ma dopo una prima ricognizione medica, il personale sanitario ha deciso di trasferirlo al reparto di chirurgia plastica di Villa Sofia.

Gli agenti di polizia municipale diretti dal Comandante Giuseppe Russo, stanno ancora cercando di ricostruire la dinamica dell’accaduto, sentendo i genitori del bambino ed altri testimoni che avrebbero assistito alla scena.

I caschi bianchi, ieri sera rimasti sul posto, hanno chiesto l’intervento del Servizio Veterinario del distretto Sanitario di Partinico, il cui personale, dopo una prima ricognizione sul randagio, ha disposto il suo ricovero al Canile Sanitario di Carini dove, attualmente, si trova sotto osservazione così come prevedono le norme di legge in questi casi.

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