Il sindaco di Carini non ha più una maggioranza, il Pd prende le distanze

Il Direttorio e il gruppo consiliare del Partito Democratico di Carini, prendono ufficialmente le distanze dal sindaco Giovì Monteleone e dalla sua giunta, invitando, l’assessore Franco Candela a rassegnare le proprie dimissioni.

In sostanza, il primo cittadino di Carini non ha più una maggioranza e, nel documento diffuso dal Pd viene evidenziato che, qualora Candela non dovesse dare corso alla volontà del Pd locale e del suo gruppo consiliare, la sua eventuale permanenza nell’esecutivo sarà considerata a titolo personale e non in rappresentanza partito.

I venti di crisi soffiavano già da qualche tempo a Carini: la defenestrazione dal partito del segretario Paolo Virzì, l’assenza dalle riunioni politiche indette dal direttorio di Monteleone e Candela, facevano già presagire l’epilogo, ufficializzato dopo l’ultima seduta consiliare in cui è stata decretata la spaccatura nella maggioranza e, che segue la scelta del Consigliere Claudio Armetta di esternare il proprio malcontento.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata la bocciatura in Consiglio Comunale di un articolo del nuovo Statuto Comunale che, va adeguato alle norme di legge; un articolo che prevedeva l’incremento del numero degli assessori da 4 a 6.

Proposta avanzata con un emendamento proprio dai consiglieri Comunali del partito democratico secondo cui “le continue emergenze che deve fronteggiare il sindaco Monteleone, mal si conciliano con le sue molteplici deleghe; da molti mesi, infatti – scrivono in una nota – si osserva una paralisi degli uffici nonché un mancato coordinamento tra le ripartizioni. Uno scenario di immobilismo amministrativo che – secondo il gruppo consiliare del Pd supportato da nuovo direttorio – può essere superato modificando il numero della squadra assessoriale; proprosta peraltro corredata dai pareri favorevoli degli uffici competenti”.

In poche parole, l’espressione cade a fagiolo, “a sciarria è pa cutra”.

Anche se, bisogna ammettere che, gli stessi consiglieri, al fine di evitare che ciò potesse comportare un incremento della spesa pubblica, avevano già anticipato la volontà di presentare in aula una mozione per impegnare il sindaco Monteleone a ridurre le indennità di carica dell’intera Giunta; iniziativa che il Pd scrive di essersi aspettata dopo la dichiarazione dello stato di dissesto dell’ente locale.

In questa direzione, probabilmente per supportare le proprie ragioni, è la proposta di deliberazione, protocollata oggi al Comune di Carini dal gruppo consiliare del PD, per ridurre dell’80% il gettone di presenza dei Consiglieri Comunali e dell’indennità di funzione che spetta al Presidente del massimo consesso civico.

Il Pd, sostiene che l’allargamento della composizione della giunta, alla luce di quanto esternato nel documento politico di oggi, non avrebbe comportato alcun costo ulteriore per le casse dell’ente e, avrebbe consentito all’Amministrazione Comunale di rispondere con maggiore efficacia alle esigenze della cittadinanza.

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