Emergenza incendi, dopo la giornata infernale si contano i danni
Dopo una giornata drammatica sul fronte degli incendi, adesso si fa la conta dei danni. In ginocchio in particolare, la zona del palermitano. Un emergenza forse senza precedenti quella vissuta ieri dalla popolazione che ha vissuto ore di tensione. Fiamme praticamente ovunque, da una parte all’altra della nostra regione.
I roghi per alcune ore nel pomeriggio di ieri, hanno reso impossibile l’accesso a Terrasini. Le lingue di fuoco hanno avvolto l’autostrada A29 e la statale 113 all’altezza di contrada Paternella e in contrada Serra dove la gente è scesa in strada per la paura. Ore di duro lavoro per vigili urbani, protezione civile e numerosi volontari che hanno collaborato per evitare il peggio.
Drammatica anche la situazione tra Montelepre e Giardinello, dove le fiamme hanno sfiorato le abitazioni di contrada Grotta Bianca, ai piedi di Monte d’Oro. L’incendio che ha parzialmente danneggiato un bosco, è stato spento nella notte. Chiusa per alcune ore la strada provinciale per Carini. Incendi anche tra Alcamo e Castellammare in contrada Bocca della Carrubba e nei pressi della Spiaggia Plaja. In tilt i centralini dei Vigili Del Fuoco: impossibile rispondere a tutte le richieste. Per dare l’allarme alcuni residenti di Cinisi hanno caricato un video su Facebook dopo le innumerevoli richieste di aiuto rimaste inascoltate.
A Carini in fiamme un capannone abbandonato nella zona industriale e ad Isola delle Femmine nei pressi di via delle industrie. A Partinico colpite la zona del mercato ortofrutticolo sulla 113 e via De Amicis dove le fiamme hanno distrutto una pineta. Il comune ha messo a disposizione un autobotte da 10.000 litri d’acqua. Sul posto i volontari della Protezione Civile, guidati da Salvatore Zito che ringrazia i cittadini di contrada Ramo per il supporto.
Danni pesanti anche nel capoluogo dove le fiamme hanno devastato Monte Pellegrino. Distrutti numerose impianti di trasmissione televisivi.
Oltre ai danni, adesso si cercano i responsabili. In molti parlano di “disastro annunciato” considerando che da giorni si sapeva delle alte temperature previste e non c’è stata un adeguata organizzazione per prevenire i danni.
La Procura di Palermo acquisirà gli elementi raccolti dalle forze dell’ordine sugli incendi scoppiati per accertare se dietro alle decine di roghi divampati nelle ultime ore ci sia un piano criminale.
L’ipotesi nasce dal fatto che i focolai sono scoppiati contemporaneamente in diversi posti anche lontani. I piromani avrebbero scelto le condizioni più favorevoli per provocare danni maggiori.
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