Alcamo, l’esito del ballottaggio delinerà il nuovo Consiglio Comunale (Video)
Nessuna ripartizione di seggi per il consiglio comunale di Alcamo, ma tutto già stabilito in base a chi, fra Surdi e Dara, dovesse vincere il turno di ballottaggio e diventare sindaco.
In caso di vittoria del Movimento 5 Stelle che parte da un considerevole vantaggio numerico di voti, rimarrebbero un paio di seggi in più per le altre liste, quelle che hanno superato lo sbarramento del 5% e che oramai sono fuori dai giochi per il secondo turno del 19 giugno prossimo.
La vittoria di Surdi assegnerebbe ai pentastellati il premio di maggioranza, cioè l’elezione di ben 14 consiglieri comunali. Nell’ordine Ferro, Scibilia, Calamia, Melodia, Barone, Viola, Lombardo (uscente), Asta, Cusumano, Salato, Cuscinà, Mancuso, Ferrara e Puma (7 uomini e 7 donne).
Solo tre consiglieri comunali andrebbero alla coalizione Dara: due ad ABC (Camarda e l’uscente Ruisi) e uno ad Alcamo Cambierà (Pitò, ex consigliere di fine anni ’90). Due ciascuno a PD (Cracchiolo e il rientrante Sucameli), Sicilia Futura (Calandrino e l’uscente Stabile) e Noi X Alcamo (gli uscenti Francesco Dara e Allegro).
Con Surdi vittorioso andrebbe anche un seggio all’UDC e quindi a Rita Norfo, moglie dell’ex consigliere comunale Angelo Zuppardo.
In caso di successo di Sebastiano Dara, le liste a lui collegate otterrebbero il premio: 8 posti alla lista ABC e 6 a quella di Alcamo Cambierà. Entrerebbero così in consiglio anche Piccichè (uscente), Mirrione, Romano, Asta, Arduino e Terrasi da un lato; Guggino, Adamo, Settipani, Labita e Parrino dall’altro.
I 5 Stelle, in questo caso, otterrebbero soltanto 5 seggi (Ferro, Scibilia, Calamia, Melodia, Barone), il PD rimarrebbe a quota 2 consiglieri comunali mentre scenderebbero a un solo rappresentante Sicilia Futura (Calandrino) e Noi X Alcamo (Dara). Nell’UDC non cambierebbe nulla con l’elezione soltanto di Norfo.
Facendo un’analisi dei numeri sono venute fuori anche molte anomalie: tantissime schede avevano il voto disgiunto e contenevano anche, nella stessa scheda, navigati e “vituperati” politici vecchio stampo per il consiglio e 5 Stelle per sindaco. Tante anche senza il voto per un sindaco.
Dei 5 più votati candidati a sindaco (dietro Dara nell’ordine Lauria, Cusumano e Grimaudo) quello che ha praticamente fotografato i voti ottenuti dalle liste a lui collegate, è stato Sebastiano Dara. Molto oltre il consenso ricevuto dalla lista per il consiglio comunale si è attestato Surdi (48% contro 31,50%).
Due invece i candidati che sono stati “massacrati” dal voto disgiunto: Vincenzo Cusumano e Mariella Grimaudo. Le liste collegate al primo, complessivamente, arrivano a quasi il 20% mentre la percentuale per il sindaco è di appena superiore al 10%.
A proposito di candidati al consiglio comunale, quelli della lista 5 Stelle hanno raggiunto cifre da capogiro: i primi due, Vittorio Ferro e Noemi Scibilia, hanno superato quota 1.000 preferenze. Oltre 400 voti, addirittura, il ventesimo della lista.
Altre cifre da record, ma attorno alle 600 preferenze, per Cracchiolo e Sucameli del PD, Norfo e Messana dell’UDC. Ottimi risultati numerici anche per Francesco Dara di “Noi X Alcamo”. In casa ABC è Caterina Camarda a primeggiare con una cifra vicina ai 500 voti.
Lo smacco a partiti e politici “tradizionali” è stato davvero assoluto. Vanno al ballottaggio, infatti, i due movimenti che hanno puntato tutto sul cambiamento e sul “mandiamoli a casa”.
Entrambi i candidati a sindaco in sfida al ballottaggio, annunciano che non faranno alcun apparentamento politico.
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