Sul dissesto finanziario del Comune di Carini interviene la Lista Musumeci – Riceviamo e Pubblichiamo

La dichiarazione di dissesto finanziario per un ente locale, pur non rappresentando un vero e proprio fallimento al pari di una qualsiasi azienda privata, è, comunque, un momento doloroso e delicatissimo della vita civile di una comunità.
Era nell’aria da settimane ciò che è stato certificato sabato 30 Aprile dal consiglio comunale e che ci fu possibile pronosticare già da mesi.

Credo sia inopportuno certo tifo da stadio che si legge o si ascolta nelle dichiarazioni di taluni intrise di giustizialismo qualunquista: non v’è dubbio che le indagini e i controlli della magistratura contabile, coadiuvata dai tre commissari che a breve verranno nominati per esaminare i bilanci pregressi e chiarire l’esatto ammontare della massa debitoria, rappresentaranno uno spartiacque tra un “prima” e un “dopo”.
Si capirà, cioè, cosa è stato omesso, dove bisognava intervenire e cosa in concreto si poteva fare per evitare il dissesto e verranno individuate precise responsabilità da sottoporre a giuste sanzioni previste dalla legge.

Prima di allora, è bene non cedere ad istinti forcaioli. Chi (e se) verrà ritenuto colpevole dovrà pagare, senza dubbio, ma su dati certi ed incontrovertibili.
Ma si potrà, soprattutto, programmare per il futuro: dalla dichiarazione del dissesto in poi è cominciata la vera prova di capacità amministrativa della giunta e della consequenziale attività di controllo e supporto dell’assise consiliare e sarà più chiaro il ruolo delle opposizioni volto ad un controllo viglile ma responsabile o vocato alla sterile polemica per finalità mediatiche.

Occorreranno il rigore e l’intransigenza necessari nei momenti di austerità e, soprattutto, la collaborazione dell’intera cittadinanza nel risalire la china, contribuendo al pagamento dei tributi comunali e avvertendoli, adesso più che mai, come un dovere civico e morale nei confronti della comunità.

Occorrerà individuare, di concerto con le forze sociali e sindacali e nei confronti delle istituzioni preposte, la soluzione più idonea per garantire dignità e serenità ai 106 lavoratori precari che negli anni hanno accresciuto la propria professionalità all’interno dell’ente, riuscendo ad evitare ben più gravi danni quando hanno sopperito alle gravi mancanze ed incompetenze della politica.
Salvaguardare il futuro di 106 famiglie potrà significare anche prendere posizioni ferme e decise (pretendendo risposte certe) nei confronti della politica metacomunale.

Sono certo che la giunta Monteleone, nata da una coalizione di salute pubblica, plurale ed eterogenea, saprà fare la voce grossa senza indugi sul colore politico dei rappresentanti istituzionali preposti.

Non sfugge, però, una valutazione di carattere politico circa l’atteggiamento demagogico di una parte dell’opposizione consiliare. Quella, per intenderci, che vede tra le sue file rappresentanti autorevoli delle precedenti maggioranze abituate a stare con chi governa: ieri con una parte del centrodestra, oggi con i satelliti raccattati tra voltagabbana e poltronisti dal renzismo siciliano, comodamente accovacciati sotto l’ala accogliente del governatore Crocetta.

Quella stessa opposizione, ieri maggioranza, che sul finire della scorsa consiliatura approvava con le spalle al muro un provvedimento di pre-dissesto e che oggi avrebbe addirittura votato un bilancio, nonostante ben cinque pareri contrari, riducendosi ad una polemica astensione dal voto.

Cosa è cambiato dal provvedimento di dichiarazione del predissesto alla certificazione del dissesto? Sta nell’astensione dal voto la ragione per cui i nuovi agit-prop del renzismo non hanno neanche tentato una riorganizzazione durante le scorse comunali, preferendo sparpagliarsi in varie liste e scappando dalle loro responsabilità?

Ai carinesi la risposta…e l’invito a non cedere a tristezza e rassegnazione per il prossimo futuro.

2000 anni di Storia forgiano un popolo! Supereremo anche questa!

Luca Tantino, Lista Musumeci

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