Rifondazione Comunista replica al Pd e al gruppo consiliare Libertà e Solidarietà di Partinico
“A quanti, spregiudicati, carrieristi ed arrivisti che pensano di cavalcare la delocalizzazione della distilleria Bertolino, così come hanno fatto con la Policentro, diciamo con forza che sulla loro strada, ad impedire ulteriori vergogne, troveranno sempre i comunisti di Partinico e la città migliore”.
Conclude così, una lunga nota di Rifondazione Comunista di Partinico, diffusa dopo le prese di posizione del segretario cittadino del Pd Franca Sicula e dal gruppo consiliare di maggioranza Libertà e Solidarietà Uniti per Partinico.
Mentre le affermazioni di Franca Sicula vengono considerate “sciocchezze”, Rifondazione Comunista preferisce rispondere a quei consiglieri comunali che, seppur critici nei loro confronti, pare abbiano “inteso riaprire una più seria discussione sulla questione Bertolino, se non altro per restituire ai fatti storici la loro giusta valenza”
“E’ opportuno ricordare – prosegue la nota – che la Giunta Cannizzo, si adoperò affinchè la distilleria venisse condannata al pagamento di 2 milioni di euro di risarcimento alla città per la sua azione inquinante, ripristinando la legalità violata e la tutela della salute pubblica, ma soprattutto impedendo che la distilleria continuasse ad essere oltre che un pericolo, anche “un tappo” per lo sviluppo urbanistico della città verso il mare. Questo impedimento, da sempre, abbiamo inteso eliminare, ma non certo – prosegue Rifondazione Comunista – perché sull’area lasciata libera di viale dei Platani si possa innestare una gigantesca operazione sui suoli, e meno che mai che a Bosco Falconeria si possa costruire un nuovo mostro ancora più pericoloso del precedente che non sarà, ovviamente, una nuova distilleria che – conclude la nota – con la fine degli incentivi comunitari, non ha alcuna ragione economicamente sostenibile”.
