Pd e Libertà e Solidarietà di Partinico su delocalizzazione distilleria Bertolino

Continua a tenere banco, a Partinico, l’annuncio fatto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Salvo Lo Biundo, di avere ottenuto il decreto regionale che autorizza l’ente locale a disporre la variante urbanistica che consentirà alla distilleria Bertolino di trasferire i propri stabilimenti di viale dei Platani, in contrada Sant’Anna – Bosco Falconeria.
Mentre il gruppo consiliare di opposizione Cambiamo Partinico ieri ha parlato di “stratagemma per sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dalla questione morale che ha coinvolto il sindaco Lo Biundo nell’ambito del Caso Maniaci, i Consiglieri di maggioranza del gruppo Libertà e Solidarietà Uniti per Partinico, in una nota scrivono che “il percorso avviato dal primo cittadino sulla delocalizzazione della distilleria Bertolino è stato sempre considerato un’esigenza primaria per la tutela dell’intera comunità.
I Consiglieri Calogero Amoroso, Giuseppa Dorio, Giovanni De Simone, Ersilia Russo e Pietro Sollena aggiungono che “e’ doveroso ricordare che l’allora sindaco Gigia Cannizzo e il leader locale di Rifondazione Comunista Toti Costanzo, avevano avviato lo stesso iter senza ottenere risultati positivi. La città è di tutti, la salubrità dell’aria è un diritto di ognuno. Oggi avere la possibilità di entrare in città senza sentire la puzza proveniente dalla Distilleria – conclude la nota – è un grosso successo e merita il coinvolgimento di tutti”.

Anche per il Partito Democratico “la delocalizzazione della distilleria Bertolino rappresenta una conquista per tutta la cittadinanza. Il via libera alla variante urbanistica da parte dell’Assessorato regionale Territorio e Ambiente – scrive in un documento il segretario Franca Sicula – imprime una decisa accelerazione verso la conclusione dell’iter che porterà finalmente l’industria fuori dalla città”.
“Non riusciamo a comprendere l’imbarazzante posizione sulla questione espressa da alcuni consiglieri di opposizione che – prosegue la nota – pur di non riconoscere la portata storica dell’evento, sono disposti a sconfessare pure loro stessi. Abbiamo sentito per anni rifondazione comunista urlare contro la Giunta Lo Biundo, colpevole, secondo loro, di voler lasciare la distilleria indisturbata ad ammorbare i cittadini di Partinico, o peggio di aver ingannato i cittadini con un bluff, perché secondo loro la distilleria non se ne sarebbe mai andata. Adesso che finalmente la delocalizzazione è diventata una realtà, ecco di nuovo i comunisti che pur di snobbare la cosa arrivano a mistificare la realtà”.

“Secondo loro – aggiunge il segretario cittadino del Pd – non si tratterebbe di delocalizzazione perché il progetto prevede la creazione di un nuovo impianto. Scusate, amici dell’opposizione, ma secondo voi liberare il centro abitato da un insediamento industriale di 70.000 metri quadri, non è una delocalizzazione? Per esserlo, la signora Bertolino dovrebbe smontare una vecchia struttura obsoleta e con un impatto ambientale sicuramente maggiore e rimontarla in contrada Sant’Anna così com’è, invece di optare per nuove tecnologie a basso impatto, come prevede il progetto? Quindi – conclude Franca Sicula – avremmo forse dovuto rimontare la struttura così com’è, mattone per mattone, per chiamarla delocalizzazione. Ogni parola in più sarebbe superflua, le parole inutili le lasciamo ai parolai di professione”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Hide picture