Partinico. Scontro nel Pd sul caso Maniaci, chieste le dimissioni di Franca Sicula
E’ scontro aperto nel Partito Democratico di Partinico dopo le note vicende legate al “caso Maniaci”. A scatenare le polemiche, la convocazione da parte della segretaria cittadina Franca Sicula, di una riunione del “coordinamento allargata agli iscritti”. Scelta questa non condivisa sia dal segretario provinciale Pd Carmelo Miceli, sia dalla segretaria dei Giovani Democratici di Partinico Roberta Oliva (nella foto).
IL COMUNICATO DI ROBERTA OLIVA “Nel ruolo di Segretario dei Giovani Democratici di Partinico mi preme sottolineare, far risaltare, indicare, mostrare, rilevare, mettere in evidenza ( e chi più ne ha, più ne metta ) la mia posizione distaccata, di disappunto, di contrarietà, di dispiacere, di fastidio e di rabbia nei confronti del Partito Democratico di Partinico e delle sue scelte. Per me esiste il “caso Lo Biundo”, “il caso Parito Democratico di Partinico” e il “ caso ”Segretario- Circolo Pd di Partinico che decide di convocare sul caso Maniaci un coordinamento allargato” e non l’assemblea degli iscritti, mentre Maniaci lascia il tempo che trova… infondo lo diceva pure lui che esiste :”la mafia dell’antimafia”. Sul terzo caso è evidente come la scelta “studiata” del coordinamento “allargato” mortifichi quegli iscritti che, non facendo parte del direttivo, risultano non contare nulla per il Partito Democratico. Varrebbe la pena sottolineare che parliamo di interessi facilmente rintracciabili? Per me, inoltre, rimane da sottolineare un punto, come cioè interrompere una odiosa catena che rischia oggi, e nonostante tutto quanto accaduto, di prolungarsi ancora a causa di uno “strozzo” democratico” determinatosi nell’astuto gioco del monopoli interno al PD. Il PD a Partinico è anche altro. Altro da chi non coinvolge nelle decisioni. Altro da chi non prevarica. Altro da chi non denuncia. Il Pd è anche altro. Altro che, fortunatamente, c’è ancora il tempo di recuperare. Ma a condizione di un cambio radicale. Per questo chiedo alla segretaria di rassegnare immediatamente le dimissioni.”