Partinico. Caso Maniaci, si è dimesso il presidente del PD
«Nella stessa maniera in cui Maniaci perde la sua credibilità giornalistica allo stesso modo, ma con effetti molto più gravi, noi oggi ci troviamo nella condizione di perdere del tutto la nostra credibilità politica. Come potremo mai essere i promotori di progetti o attività politiche se chi ci rappresenta al massimo livello all’interno dell’amministrazione comunale non ha più egli stesso tale credibilità. Chi potrà mai condividere le nostre proposte o le nostre idee, i nostri valori o il nostro impegno politico», sono le parole di Michele Galati presidente dimissionario del circolo del Partito Democratico di Partinico. Galati sabato scorso ha partecipato alla riunione organizzata nella sede del locale PD, convocata per discutere della vicenda giudiziaria che ha investito Pino Maniaci e dei noti fatti che coinvolgono l’amministrazione Lo Biundo, alla quale al termine dell’incontro del coordinamento è stato ribadito il sostegno. Michele Galati ha deciso invece di dimettersi ma prima di farlo aveva chiesto al sindaco Salvo Lo Biundo e l’assessore Gianlivio Provenzano di autosospendersi dal Partito, fermo restando –spiega Galati- che «sono del tutto d’accordo con il respingere le dimissioni dalla carica di sindaco, non essendoci indagini in corso su lui o l’amministrazione comunale», e poi l’ormai ex presidente del PD ha chiesto pure la sostituzione del capogruppo Aldo Lo Iacono in consiglio comunale. «L’immagine, l’unità e la credibilità politica del PD sono stati messi seriamente a rischio dagli atti compiuti dal sindaco Lo Biundo e dall’assessore Provenzano. Due cose mi hanno particolarmente colpito di quanto detto –ha affermato Galati durante la riunione di sabato-: l’ammissione di avere pagato di tasca propria insieme ad altri membri della giunta una donna per svolgere attività lavorativa all’interno del municipio, cosa che considero molto grave giacché contraria alla legge, e gli attacchi che lo stesso sindaco ha fatto nei confronti del suo stesso partito, il PD, che a suo dire avrebbe un atteggiamento diverso nei suoi confronti rispetto ad altri casi nei quali ad essere intercettati erano politici che cercavano voti nelle case dei mafiosi». Dopo lo sfogo Michele Galati si è dunque dimesso da presidente dell’assemblea degli iscritti del circolo PD di Partinico, una decisione irrevocabile.