Montelepre. La morte di Angelo Maiorana, l’impianto elettrico non sarebbe stato a norma

Svolta sulla morte di Angelo Maiorana, il diciannovenne di Montelepre deceduto la mattina del 26 marzo 2014 nel cantiere edile per la ristrutturazione di una macelleria. Secondo quanto riporta oggi il quotidiano “La Repubblica” gli ispettori dell’Asp e i carabinieri ai quali il pm Claudia Ferrari aveva affidato le indagini –che si sono chiuse- avrebbero accertato che l’impianto elettrico non sarebbe stato a norma. La morte di Angelo Maiorana era stata archiviata come decesso naturale, uno di quei casi cioè in cui un infarto fulminante stronca una vita all’improvviso. Ma i genitori del ragazzo, a quella ricostruzione non avevano mai creduto, sostenendo che il figlio godesse di ottima salute e, attraverso un proprio legale chiesero la riapertura dell’inchiesta. Dopo 4 mesi dalla morte la salma di Angelo fu riesumata ed una perizia di parte avrebbe stabilito che il diciannovenne sarebbe stato ucciso da una scarica elettrica; sui polpastrelli di Maiorana sarebbero state trovate alcune bruciature. Sul registro degli indagati, con l’accusa di omicidio colposo, finirono i nomi di due persone.

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