Il Consiglio Comunale di Carini ha dichiarato il crack finanziario dell’ente locale

Il lavoro dei 105 precari in servizio al Comune di Carini è salvo, ma l’ente locale e’ fallito.

È questa la sintesi dell’importante seduta consiliare di ieri sera.

Il massimo consesso civico, alla vigilia del primo maggio, ha dichiarato, infatti, l’annunciato dissesto finanziario del Comune di Carini.

Una scelta ormai inevitabile visto il “buco” di oltre 25 milioni di euro e vista la conseguente non approvazione del Bilancio. L’art. 244 del testo Unico 267 del 2000 stabilisce che si ha dissesto finanziario quando il Comune non è più in grado di assolvere alle funzioni ed ai servizi indispensabili oppure quando nei confronti dell’ente esistono crediti di terzi ai quali non si riesce a far fronte con il mezzo ordinario del ripristino del riequilibrio di bilancio né con lo strumento del debito fuori bilancio.

Il riconoscimento del crack finanziario dell’ente e’ passato con 21 voti a favore, 18 della maggioranza 3 del Movimento 5 Stelle. Per e Carini Pulita si sono astenuti.

Prima della votazione il consigliere Sgroi è uscito dall’aula, mentre Taormina, Giambanco e Fiorello erano assenti.

Non sono mancati, in aula, attimi di tensione.

I 105 dipendenti comunali “precari”, con il contratto in scadenza proprio ieri, sono burocraticamente salvi grazie ad una legge regionale che prevede che per i Comuni in dissesto, di attingere a dei fondi “salvagente” per prorogare la loro attività lavorativa.

Nel Tg di domani le reazioni politiche.

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