Strage Casermetta. Indennizzo di 6,5 mln dallo Stato per Gulotta
6,5 milioni euro dal ministero dell’Economia per Giuseppe Gulotta, ingiustamente accusato di aver preso parte all’omicidio di due carabinieri nella caserma di Alcamo Marina. La richiesta di indennizzo avanzata da Gulotta, attraverso i suoi legali Pardo Cellini e Baldassare Lauria, ammontava a 56 milioni di euro. «Stiamo valutando un ricorso in Cassazione – spiega l’avvocato Cellini all’Ansa-. Se da un lato siamo soddisfatti perchè con la decisione dei giudici di Reggio Calabria finisce questo lungo percorso, dall’altro non ci soddisfa che sia stato riconosciuto un indennizzo e non un risarcimento». Gulotta ha trascorso ingiustamente in carcere 22 anni, è stato assolto nel 2010. Dopo nove processi la Corte d’Appello di Reggio Calabria ha certificato come la confessione di aver preso parte al delitto, fosse avvenuta sotto tortura. «Presenteremo –dice l’avvocato Lauria all’Agi- una richiesta di indennizzo al Tribunale di Palermo (sede del distretto competente per i reati commessi ad Alcamo) per dare vita al primo processo civile per risarcimento da torture commesse dall’Arma dei carabinieri».Stesse procedure per Giovanni Mandala’ il partinicese condannato nel 1981 per la Strage di Alcamo che, dopo 19 anni di detenzione, è stato assolto nel 2014. L’uomo è deceduto nel 1998, ma i suoi familiari hanno richiesto 62 milioni di risarcimento. Per l’omicidio dei carabinieri Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, furono accusati pure Vincenzo Ferrantelli e Gaetano Santangelo che sono assolti e, Giuseppe Vesco, che confessò la strage, accusò i quattro giovani, ritrattando subito dopo.