Montelepre, nessuna condanna della Corte dei Conti nei confronti di Candela e Puntorno. (Rettifica)
In riferimento alla notizia, diramata nel nostro notiziario dell’8 aprile scorso, riguardo l’inserimento provvisorio in pianta organica del Comune di Montelepre di due dipendenti che, la Commissione Straordinaria aveva precedentemente posto in esubero e poi reintegrato al lavoro, grazie ad un sentenza del Cga, è opportuno e doveroso procedere ad una dettagliata rettifica.
Nella ricostruzione della querelle che, per diverso tempo ha visto contrapporre la Commissione Straordinaria con il contabile Vincenzo Candela e l’ex capo dell’ufficio Territorio e Ambiente Domenico Puntorno, è stata erroneamente riportata una notizia diffusa precedentemente, attraverso dichiarazioni rese, a suo tempo, alla nostra redazione dal Presidente della Commissione Ignazio Portelli e, successivamente, smentita dal legale di uno dei due dipendenti comunali.
E cioè che nei confronti di Vincenzo Candela e Domenico Puntorno ci fosse “un provvedimento della Corte dei Conti che li obbligasse a restituire ratealmente indennità indebitamente percepite a danno delle casse comunali”.
Ad oggi, invece, come ebbe a chiarire l’avvocato Cesare Faiella, legale di Vincenzo Candela, “non risulta emessa alcuna pronuncia della Corte dei Conti, né in alcun momento, il tribunale amministrativo ha mai invitato i dipendenti del Comune di Montelepre a formalizzare deduzioni su qualsivoglia procedimento a loro carico, eventualmente pendenti”.
Anche l’avvocato Salvino Caputo, difensore di Domenico Puntorno, aveva “escluso ogni contestazione da parte della Corte dei Conti e dei giudici amministrativi”.
Peraltro, queste “somme” di cui la Commissione Straordinaria avrebbe avviato un azione di recupero ancora al vaglio dell’autorità giudiziaria competente, “riguardano – come sostenuto dagli stessi due interessati – indennità contrattuali erogate a tutti i caposettore in servizio al Comune di Montelepre, nel rispetto di una delibera approvata nel 2007 dall’allora Giunta in carica”.
Pertanto, ci scusiamo pubblicamente con i signori Vincenzo Candela e Domenico Puntorno per avere riportato erroneamente una notizia che a suo tempo venne già smentita, ribadendo che, nei loro confronti, non vi è alcuna condanna della Corte dei Conti.