La maggioranza del Consiglio Comunale di Castellammare del Golfo chiede le dimissioni del sindaco
Undici Consiglieri Comunali di Castellammare del Golfo chiedono le dimissioni del sindaco Nicolò Coppola.
I firmatari del documento, sottoscritto da Consiglieri Laura Ancona, Giacomo Asaro, Gaspare Canzoneri, Stefano Cruciata, Giacomo Di Bartolo, Peppe Fausto, Vitalba Labita, Ivano Motisi, Giuseppe Norfo, Angelo Palmeri e Maurizio Paradiso, chiedono al primo cittadino di presentarsi davanti al Prefetto di Trapani a cui rassegnare le proprie dimissioni.
Un atto politico forte che giunge a seguito del vespaio di polemiche sorto dopo che il nome di Coppola, di un funzionario e di un tecnico del comune castellammarese sono finiti tra le intercettazioni rilevate dagli investigatori, nell’ambito delle indagini dell’operazione Antimafia Cemento del Golfo.
“La nostra città – scrivono i consiglieri comunali – merita amministratori seri e lungimiranti in grado di assolvere alle proprie funzioni con determinazione ed impegno e non artefici di fallimenti amministrativi e politici che, sommati alle recenti vicende giudiziarie che hanno visto tristemente coinvolto, anche se indirettamente, il sindaco Nicolò Coppola, rende imprescindibile una nostra presa di posizione chiara, netta e decisa, sulla questione morale che si è venuta a creare”.
Nella nota, i firmatari, evidenziano anche alcuni aspetti che attesterebbero l’inefficienza del primo cittadino, come “le questioni del depuratore, del porto, della macchina comunale alla deriva, lo sfaldamento della maggioranza consiliare e l’utilizzo delle cariche assessoriali come contropartita per una ingloriosa sopravvivenza politica”.
Gli undici consiglieri comunali che hanno sottoscritto il documento, chiedono al sindaco il primo vero atto di responsabilità, dal suo insediamento ad oggi nei confronti della cittadinanza, rassegnando, appunto, le proprie dimissioni dinanzi al Prefetto di Trapani.
Qualora questo invito non dovesse essere accolto, gli stessi annunciano di essere pronti a farlo loro, cioè a dimettersi irrevocabilmente dalla carica di Consiglieri Comunali, nell’esclusivo interesse dell’intera collettività.