Devono scontare pene definitive, tre partinicesi in manette
Tre partinicesi sono stati arrestati dai poliziotti del commissariato di Partinico, in esecuzione di altrettante distinte ordinanze di carcerazione emesse dal tribunale di Palermo, ufficio Esecuzioni Penali e del giudice di Sorveglianza.
Il primo uomo prelevato dagli agenti, in esecuzione di un provvedimento emesso dal magistrato di Sorveglianza di Palermo, è stato Filippo Palazzolo di 37 anni, con diversi precedenti penali per ricettazione, minaccia, furto aggravato ed interruzione di pubblico servizio.
Deve scontare 6 mesi di reclusione dopo una condanna per furto aggravato. I fatti risalgono a giugno del 2013 , quando la volante del commissariato partinicese lo ha bloccato assieme ad un complice, dopo che avevano rubato rame, in contrada Spatafora. Sull’autovettura dei due, una Fiat Uno, gli agenti rinvennero oltre 10 matasse di cavi elettrici, asportati dalla linea ferroviaria limitrofa alla stazione di Partinico. L’uomo, preso dai poliziotti dalla sua abitazione di Piazza Vittorio Emanuele, è stato poi sottoposto alla detenzione domiciliare.
Il secondo uomo coinvolto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’ufficio esecuzioni penali del tribunale del capoluogo, è Giovanni Giustino Rizzo, 49enne, con precedenti per furto.
Deve scontare due anni, 3 mesi e 28 giorni di reclusione , più 200 euro di multa, per violazione degli obblighi di assistenza familiare, nonché per furto aggravato in concorso . I fatti, entrambi commessi a Palermo, risalgono al 2005. L’uomo, già in regime di detenzione domiciliare, è stato prelevato dalla sua abitazione partinicese di via Giolitti e, dopo gli adempimenti di rito, è stato tradotto nel carcere palermitano di Pagliarelli.
Ieri mattina, infine, è stato arrestato, su ordine del tribunale di Sorveglianza palermitano, il 65enne Santo Giannola, con precedenti per reati contro il patrimonio, ricettazione, uso di atto falso, nonché condannato per detenzione illegale di armi e munizioni. Deve scontare due anni di reclusione per ricettazione di un quadriciclo ( reato commesso a Palermo nel 2008). Dopo gli adempimenti è stato sottoposto alla detenzione domiciliare.