Cinisi. Lettera di minacce ad un funzionario comunale
Una lettera in busta chiusa recapitata direttamente a casa. Rigorosamente anonima. Il contenuto, però, è fin troppo chiaro: “questo incarico non s’ha da fare”. Destinatario è un geometra del Comune di Cinisi, Vincenzo Evola, che a giorni dovrebbe diventare capo servizio. Una promozione, dunque, che a qualcuno non è gradita. A Cinisi, tornano a girare le lettere anonime, ma stavolta non si tratta della solita missiva che denuncia presunte connivenze e generici favori. A differenza delle altre che si potevano trovare in giro per il paese, questa non l’hanno distribuita. C’è un solo destinatario netto e preciso: il nuovo dirigente in pectore. Il testo, scritto verosimilmente con un computer, lo “invita” a rinunciare all’incarico che si appresta ad accettare altrimenti ci potrebbero essere conseguenze per lui e la sua famiglia. Il documento è adesso nelle mani dei carabinieri della compagnia di Carini che, due giorni fa, hanno ricevuto una formale denuncia dalla vittima. L’autore pare bene informato dei fatti del Comune e con tempismo ha fatto partire la minaccia. Il bersaglio da colpire sono i nuovi assetti nella burocrazia comunale. Pochi giorni fa, il sindaco Giangiacomo Palazzolo ha emesso un articolato atto d’indirizzo con il quale disegna il nuovo organigramma. Tra i futuri responsabili di posizione organizzativa c’è anche Evola. A lui toccherà il terzo settore. Dentro ci sarà tutta l’economia del paese. Si va dalle attività produttive, ai lavori pubblici per finire all’edilizia privata e alla sanatoria edilizia. «La gestione di numerosi servizi, complessi e di natura differente, comportano limitazioni al buon andamento dell‘azione amministrativa – scrive il primo cittadino nella nota – le variegate funzioni svolte richiedono tempi ed impegni logistici diversi rispetto a quelli che il settore finora può produrre». Dunque, per Palazzolo è necessario accorpare all’area organizzativa anche il suap, l’edilizia e le pratiche di sanatoria. In questo modo, dovrebbe risultare anche più facile la gestione dei tecnici comunali riuniti sotto un unico responsabile. Questa, dunque, la volontà dell’amministrazione che non è andata giù a qualcuno proprio mentre, in queste ore, gli uffici stanno elaborando la delibera che renderà concreta la riorganizzazione. Una possibile rinuncia di Evola andrebbe a inceppare il meccanismo. «Sono sereno, ho già dato la mia disponibilità al sindaco» dice il geometra che ovviamente non commenta di più. Ma, è chiaro che la minaccia ha utilizzato l’impiegato come sponda per colpire il sindaco. «Il funzionario ha tutta la mia solidarietà – dice Palazzolo – ma, la ristrutturazione della macchina comunale va avanti». Su possibili sospetti dichiara «penso di sapere chi possa essere stato, la regia è la stessa dei raid al mio studio professionale avvenute la scorsa estate». «Adesso, colpiscono i miei uomini più fidati».