Castellammare del Golfo. “Unione delle famiglie” bonifica terreno abbandonato da decenni
Un terreno comunale abbandonato da decenni che rinasce grazie alla cooperativa sociale “Unione delle famiglie”. I soci della cooperativa, composta da famiglie di cittadini con disagio economico, hanno già ripulito il terreno recintato in via Suor Maria D’Anna, asportando centinaia di metri cubi di rifiuti di ogni genere, soprattutto sfabbricidi, e spianato il terreno con la collaborazione della ditta “Gaberici industrie turistiche” di movimento terra. L’intenzione è quella di fare nell’area, dove ci sono anche alcuni alberi di mandorlo e ulivi, un piccolo parco per le famiglie. «Un terreno abbandonato da almeno trent’anni che con un intervento di pulizia e molta buona volontà diventerà un piccolo polmone verde in pieno centro città -spiega il sindaco Nicolò Coppola-. La cooperativa “Unione delle famiglie”, dopo aver asportato dall’area ben cinque camion di rifiuti, si occuperà della gestione del terreno recintato, che si trova dietro la “Testa di la cursa”, in via Suor Maria D’Anna: vogliamo farne un piccolo punto d’incontro per le famiglie e vi posizioneremo delle panchine e qualche gioco per bambini perché diventi il parco “del mandorlo”, albero che ha resistito all’incuria dell’area, fiorendo rigoglioso. La cooperativa “Unione delle Famiglie” -prosegue il sindaco Nicolò Coppola- è davvero molto produttiva in termini di servizi alla città. Ricordo che alla cooperativa abbiamo affidato un terreno sequestrato alla mafia in località Pagliarelli dove sarà realizzato un punto di primo soccorso per cani randagi. La cooperativa presieduta da Stefano Ficalora (vice Maria Fulco) ha già raccolto dalla strada e fatto adottare oltre duecento cani. Ma sono tante le attività urbane che ha realizzato la cooperativa, riguardanti soprattutto la pulizia di aree verdi. Ne sono molto soddisfatto poiché si tratta di un traguardo importante come ho più volte ribadito: circa cento famiglie di concittadini che hanno difficoltà economiche e che collaborano con senso civico rendendo risorse terreni improduttivi, come nel caso dei terreni sequestrati alla mafia o della piccola area verde in via Suor Maria D’Anna. Nessun assistenzialismo ma lavoro e produttività».