Capaci, il direttore della Rai risponde al segretario cittadino del Pd
Il direttore Editoriale della Rai Carlo Verdelli ha risposto alla lettera che il segretario del Pd di Capaci, Salvatore Roccalumera, gli aveva inviato lo scorso 16 aprile, dopo le pomemiche seguite al suo intervento in Commissione di Vigilanza sulla scelta di mandare in onda l’intervista che Bruno Vespa ha fatto al figlio del boss corleonese Totò Riina.
“Capisco il suo sdegno – scrive Verdelli a Roccalumera – di fronte all’espressione “infamia” che ho usato riguardo al monumento di Capaci; parola terribile ed ingiusta se, si vuole isolarla dal contesto in cui l’ho detta e dal significato che, con tutta evidenza, intendevo darle. La mia intenzione – scrive ancora Verdelli – era quella di comunicare che alcuni di questi eroi-simbolo, come il Giudice Falcone, la moglie Francesca Morvillo e i tre agenti di scorta che persero la vita il 23 maggio del 1992, meriterebbero da parte dello Stato, che loro hanno difeso fino alle conseguenze estreme, uno sforzo di memoria e, quindi, di investimento nella memoria, molto più grande di quello, pur nobilissimo, che siete riusciti a far sbocciare come alto fiore tra le pietre di quel curvone in autostrada. “L’infamia” – conclude il direttore della Rai Carlo Verdelli – era riferita al troppo poco e, il “troppo poco” non dipende da nessuno di voi, ma è responsabilità di ciascuno di noi, dello Stato appunto, della politica e della società tutta. Questo e non altro, è il senso di una parola sbagliata”.
Roccalumera, ha sottoposto la risposta ricevuta da Verdelli ai sindaci di Capaci ed Isola delle Femmine che, sulla vicenda hanno stilato una nota congiunta.
“Condividiamo orgogliosamente – scrivono Sebastiano Napoli e Stefano Bologna, la responsabilità di perpetuare la memoria della strage del 23 maggio 1992, orrendamente perpetrata nel nostro territorio; nel prendere atto dei doverosi chiarimenti offerti dal direttore della Rai Carlo Verdelli – al segretario cittadino del Pd Salvatore Roccalumera – cogliamo l’occasione per sollecitare le Istituzioni ed i Media a porre al centro del dibattito culturale, il tema della legalità e della lotta alle mafie, modellando provvedimenti normativi e scelte editoriali, sui valori della giustizia e della trasparenza.
Noi Sindaci siciliani, in prima linea nel contrasto al crimine organizzato – prosegue la nota – abbiamo costante bisogno dei fattivi stimoli che giungono dalle comunità. Il prossimo 23 maggio, ai piedi della Stele – conclude la nota – renderemo omaggio agli eroi dell’Italia in cui crediamo: il Giardino della Memoria non ospita turisti, ma Testimoni”.
Sia i sindaci di Capaci e di Isola delle Femmine, che Salvatore Roccalumera, infine, hanno rivolto al direttore della Rai l’invito a prendere parte alle commemorazioni del prossimo 23 maggio.