Terrasini. Vendita “illegale” di novellame, condannato pescivendolo

Un pescivendolo ambulante di Terrasini, finito sotto processo per la detenzione e la vendita di “novellame” di pesce, in particolare 10 chili di “bianchetto” di sarda, a conclusione dell’istruzione dibattimentale è stato condannato a 600 euro di multa oltre al pagamento delle spese processuali, senza la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena essendo recidivo per lo stesso tipo di reato. La sentenza è del giudice della seconda sezione penale del tribunale di Palermo, Sabrina Argiolas, che nel suo pronunciamento ha accolto la richiesta del pubblico ministero. I fatti, accaduti a Terrasini, risalgono a marzo del 2011, quando l’imputato (oggi sessantottenne) durante un controllo degli uomini del locale ufficio circondariale marittimo, fu trovato in possesso di circa 10 chili di novellame di sarda pronto per la vendita. Il pesce era tenuto in delle cassette poste all’interno del cassone posteriore di una moto ape. Il novellame fu sequestrato e il pescivendolo denunciato all’autorità giudiziaria. Da ciò l’impianto del procedimento giudiziario che si è concluso con la condanna dell’indagato, perché il novellame di qualunque specie è tutelato da rigide regole per la pesca e la vendita. Il difensore di fiducia del sessantottenne ha avanzato ricorso in Cassazione.

foto repertorio

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