San Giuseppe Jato. Rubati cavi in rame, black out alle sorgenti idriche
Furto di cavi di rame in contrada Figurella: disagi alle sorgenti idriche che riforniscono gli acquedotti di San Giuseppe Jato, San Cipirello e Camporeale. I ladri sono entrati in azione nei giorni scorsi portando via circa 600 metri di cavi elettrici della linea che rifornisce le pompe di sollevamento dei pozzi. Per far fronte all’emergenza è già entrato in funzione un gruppo elettrogeno dell’Enel. “Siamo riusciti a limitare i disagi – spiega l’assessore ai Lavori pubblici Rosario Squadrito – grazie alla celerità con cui il Comune e l’Amap hanno sollecitato un intervento”. Il rischio era che i rubinetti di 20 mila abitanti rimanessero a secco. “Per adesso il disagio è davvero minimo – assicura l’assessore – ed è limitato a zone ristrettissime del centro abitato. E nei giorni scorsi sono partiti i lavori d’urgenza da parte dell’Enel per il ripristino delle linea elettrica, che dovrebbe tornare in funzione già nei prossimi giorni”. E non è la prima volta che gli impianti delle sorgenti idriche di Figurella patiscono l’assenza di corrente elettrica: il mese scorso, infatti, erano stati proprio ultimati i lavori per assicurare l’energia ai pozzi, che per un anno e mezzo erano stati alimentati con gruppi elettrogeni. In quel caso però non si trattò di furti. Ma i disagi erano riconducibili alla dismissione per obsolescenza di una vecchia cabina della corrente elettrica. Ad avvertire le difficoltà maggiori in questi anni erano stati soprattutto gli abitanti di Camporeale e in parte di San Giuseppe Jato, nello specifico i residenti nelle zone a valle del centro abitato. Grazie all’installazione dei contatori elettrici, le sorgenti hanno potuto lavorare a pieno regime, ma per appena un mese. A guastare la festa sono intervenuti alcuni giorni fa i ladri del cosiddetto “oro rosso”, che da anni fanno razzia dei cavi di rame degli impianti dell’Enel che attraversano anche le campagna del Monrealese e dell’Alto Belice. Nei mesi scorsi erano state più volte trafugate le linee di contrada Perciana a San Cipirello, dove sorgono, oltre al museo archeologico di Monte Iato, diverse aziende agricole ed una ventina di abitazioni private. Con disagi protrattisi per circa due mesi.