Operazione 4.0, armi e droga in un casolare di San Cipirello
Una pistola Beretta calibro 9 corto con la canna predisposta per l’istallazione di un silenziatore, un centinaio di cartucce di diversi calibri e 270 grammi circa di marijuana, non si fermano le indagini dei Carabinieri del Gruppo di Monreale che continuano a perlustrare le campagne e i casolari degli appartenenti al mandamento di San Giuseppe Jato, dopo l’esecuzione delle sessantadue ordinanze emesse dalla Procura di Palermo nell’ambito dell’operazione “Brasca-Quattro.Zero”. L’arma e la droga sono state rinvenute dai carabinieri della stazione di San Cipirello in un cannetto dietro un casolare di campagna in contrada Chiusa. Il tutto era occultato in un bidone in pvc. Il rudere sarebbe di Domenico Lo Biondo, 55 anni, arrestato nel blitz antimafia dello scorso 16 marzo. I carabinieri hanno effettuato una perquisizione nel vecchio casolare, scovando un’intercapedine sotto la paglia accatastata tra il pian terreno ed il primo piano. Non si può escludere –si legge nel comunicato stampa dell’Arma- che il rifugio possa essere stato utilizzato in passato per nascondere latitanti. All’interno sono state trovate pure due cartucce calibro 12, di cui una esplosa. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro mentre la pistola sarà inviata al Ris di Messina per gli accertamenti balistici, al fine di verificare se sia stata utilizzata per commettere delitti.