Marconi nuovo vertice di Marina di Balestrate: «dispiaciuto per Moscherini, il progetto va avanti»
Un fulmine a ciel sereno si abbatte sul porto di Balestrate, con l’arresto del presidente della società di gestione del porto, Gianni Moscherini (nella foto in basso). La vicenda non riguarda la sua l’attività in Sicilia.In passato infatti è stato sindaco e presidente dell’Autorità portuale di Civitavecchia. E’ stato fermato quattro giorni fa all’aeroporto di Malpensa mentre stava rientrando dall’estero. L’indagine riguarderebbe alcuni lavori di realizzazione nel porto Civitavecchia.
Moscherini, in particolare è accusato tentata estorsione. Secondo le indagini avrebbe chiesto all’Autorità Portuale di Civitavecchia, di intervenire abusivamente per favorire l’acquisto, per un importo compreso tra i 20 ed i 23 milioni di euro, di una cava di proprietà di una società viterbese. Nei giorni scorsi il suo avvocato Carlo Taormina ha affermato che «Moscherini è il primo che vuole chiarire la vicenda».
L’arresto, dunque, non riguarda l’attività del porto di Balestrate, affidato qualche mese fa, alla società guidata da Moscherini che è stato in Sicilia almeno fino a metà febbraio per un sopralluogo e la formale consegna delle aree demaniali, alla presenza delle autorità locali e regionali.
Una struttura, costata 50 miliardi di lire, che continua a non avere pace: ci sono voluti almeno 15 anni per l’affidamento, un lunghissimo contenzioso e poi l’inchiesta giudiziaria sul presunto utilizzo di cemento depotenziato.
Adesso, dopo l’arresto di Moscherini, tutti si chiedono se la vicenda avrà ripercussioni su Balestrate.«Assolutamente no» è la risposta di Renato Marconi (nella foto di apertura), imprenditore romano, proprietario della struttura e che da oggi guiderà la società Marina di Balestrate.
«Quello che è accorso al dottor Moscherini non riguarda Balestrate e i fatti risalgono ad un periodo antecedente» precisa Marconi telefonicamente.«Sono dispiaciuto perchè conosco Moscherini da oltre 20 anni ed è molto stimato nel settore. La vicenda farà il suo corso giudiziario e comunque – assicura Marconi – non avrà nessuna influenza sul porto. E’ un momento delicato e il progetto andrà avanti. Si è appena conclusa l’assemblea dei soci e abbiamo cambiato il tipo di governance: siamo passati da società composta da un cda a una società con amministratore unico, che da oggi sarò io.»
Insomma, secondo quanto assicura il nuovo vertice di Marina di Balestrate, l’attesa apertura del porto andrà avanti senza intoppi e da metà aprile dovrebbe iniziare ad operare. E’ quanto si auspica pure l’assessore regionale alle infrastrutture Maurizio Croce, che dalle pagine del Giornale di Sicilia afferma: “quanto accaduto non può rischiare di compromettere l’entrata in funzione di una struttura strategica per lo sviluppo di una parte importante dell’isola”.