La storia della Processione del Cristo Morto e dell’Addolorata a Montelepre

La Chiesa cattolica, oggi, Venerdì Santo, commemora la Passione e la Crocifissione di Gesù Cristo.
La liturgia inizia nel silenzio ed è incentrata sulla narrazione delle ultime ore di vita terrena di Gesù secondo il Vangelo di Giovanni e sull’Adorazione della Croce, non un semplice strumento di tortura ma segno dell’amore che Dio nutre verso gli uomini.

Il Venerdì Santo le campane non suonano in segno di lutto, mentre i fedeli praticano l’astinenza da carne o il digiuno ecclesiastico, in segno di penitenza per i peccati di tutti gli uomini che Gesù è venuto ad espiare nella Passione.

In tutti i paesi italiani, questa sera, usciranno in processione l’urna vitrea con il Cristo Morto assieme al simulacro della Vergine Addolorata.

A Montelepre, il rito sacro si rinnova dal 1834, cioè l’anno successivo dall’atto di costituzione dell’antica congregazione del Cristo Morto che venne fondata da 12 galantuomini del paese. Originariamente, infatti, come dimostrano numerosi documenti che lo storico Don Santino Terranova ha scoperto durante le sue minuziose ricerche, in paese, nella giornata del Venerdì Santo, dalla Chiesa Madre usciva in Processione solo la Madonna Addolorata.

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