La Cisl contro il piano di dimensionamento scolastico a Partinico e Borgetto
“Il piano di dimensionamento~varato dalla Regione~che coinvolge le scuole di~Partinico e~Borgetto~è~sbagliato, tanto nei modi quanto nei tempi. E’~stato~approvato senza il coinvolgimento ~delle parti sociali~e di tutti i soggetti facenti parte della comunità scolastica e, in spregio delle norme di legge, saltando tutti i passaggi istituzionali. La proposta ~delle due amministrazioni comunali non è mai stata discussa in nessuno dei tavoli tecnici ed istituzionali e mai l’assessore regionale Bruno Marziano aveva manifestato~la volontà di procedere in tal senso” . Ad affermarlo sono i vertici locali della Cisl che hanno partecipato ad una affollata assemblea sindacale e cittadina organizzata dal sindacato, che si è svolta al liceo~scientifico Savarino di Partinico. “Un piano – lamenta il sindacato – che arriva addirittura oltre il termine finale previsto per le iscrizioni degli alunni,~creando scompiglio nelle famiglie che, nella scelta delle istituzioni scolastiche per i figli, avevano certamente valutato l’offerta formativa delle scuole del territorio secondo un certo assetto e che adesso, a bocce ferme, si trovano una rete scolastica e quindi un’offerta didattica totalmente stravolta da questo piano calato dall’alto”. Con il piano vengono soppresse due direzioni didattiche e vengono creati cinque istituti comprensivi , di cui quattro a Partinico e uno a Borgetto.
“L’assemblea è servita a fare chiarezza alle tante notizie non veritiere fatte circolare~diffuse, durante la conferenza stampa di presentazione del piano, da esponenti dell’amministrazione comunale e da addetti ai lavori. Abbiamo tranquillizzato tutto il personale rispetto alle allarmanti e infondate previsioni di ‘perdita di 6 posti di collaboratore scolastico e di diversi docenti’~e~di ‘salvaguardia dei livelli occupazionali’. La questione infatti non era nemmeno in discussione – spiegano dalla Cisl- perché l’eventuale perdita della titolarità in una scuola non significa certamente perdita dello stesso posto, e la determinazione degli organici è strettamente legata alla consistenza della popolazione scolastica, a prescindere dalla dislocazione della stessa. Questo era già cosi, nessuno ha salvato posti che non erano a rischio”~. La Cisl Scuola fa sapere il sindacato “aveva chiaramente condiviso la necessità di rivedere l’assetto della rete scolastica di Partinico e~Borgetto~ma aveva auspicato un coinvolgimento più ampio di tutte le parti sociali, dell’intera popolazione a partire dagli organi collegiali delle stesse scuole e certamente con tempi più lunghi vista la portata del cambiamento”.