«Che fine ha fatto il porto turistico di Capaci?»
Che fine ha fatto il porto turistico di Capaci? Un’opera rimasta nell’immaginario ma già costata 250.000 euro alle casse comunali. A sollevare il caso è Paolo Crimi dell’associazione Assiaco, che ripercorre in un comunicato stampa, le fasi dell’iter per la costruzione.
L’idea nasce dal sindaco Napoli, durante il suo primo mandato, circa 15 anni fa, quando incaricò un professionista per redigere il progetto. Secondo quanto sostenuto da Crimi, per il via libera mancherebbe il VAS, ovvero la Valutazione Ambientale Strategica e naturalmente la volontà dell’amministrazione di portare avanti l’iter. “Visto il momento di enorme difficoltà economica, il porto potrebbe essere volano per far ripartire l’economia locale – dichiara Crimi.
Ad oggi dopo aver speso oltre 250.000,00 € tra progettazione e studi vari, rimaniamo con un pugno di mosche in mano e un progetto in attesa di approvazione”.
Secondo il presidente dell’Assiaco infine, “ci sono diverse società estere e nazionali che hanno intenzioni di investire circa 40 milioni per la realizzazione del porto, senza gravare sulle casse comunali. Ci auguriamo che la nuova giunta possa prendere a cuore questo progetto e proseguire con l’iter intrapreso diversi anni fa.”.
Sulla vicenda, risponde il neo assessore Michele Guastella: “in consiglio comunale, in passato abbiamo approvato una mozione che impegna l’amministrazione a portare avanti il progetto. L’intenzione della nuova giunta è sicuramente quella di realizzare questa importante opera. Ci attiveremo al più presto con i tecnici per far ripartire l’iter”.