Borgetto. “Cartelle pazze”, concluse verifiche commissione d’inchiesta
E’ pronta la relazione finale sulle procedure relative all’affidamento in concessione del servizio di gestione delle sanzioni per violazione del codice della strada e del servizio di accertamento e riscossione coattiva delle entrate patrimoniali e tributarie affidate dal Comune di Borgetto attraverso contratto ad una ditta esterna che nelle scorse settimane ha recapitato gli avvisi di pagamento a commercianti e contribuenti. L’apposita commissione consiliare d’inchiesta composta da sette consiglieri comunali: Gioacchino Polizzi (presidente) e Monia Jerbi del gruppo “Prospettiva per Borgetto”; Erasmo De Luca ed Alfredo Panettino di “Svolta Popolare”; Giovanni Brusca, Giuseppe Vicari e Mariella D’Amico di “Voce Cittadina, ha ultimato i lavori lo scorso 29 febbraio, questa mattina è stata depositata la relazione finale ed entro tre giorni il presidente del consiglio, Elisabetta Liparoto, è chiamata a convocare l’assise per la discussione e l’eventuale approvazione degli atti. Come è noto, il recapito degli avvisi di pagamento –il 75% dei quali sarebbe viziato da errori o inesattezze- ha scatenato l’ira dei cittadini, tanto che è stato pure costituito un comitato civico contro le “cartelle pazze”. «La ditta esterna che si occupa della riscossione dei tributi –si legge in un comunicato della commissione consiliare d’inchiesta- ha inviato nel mese di gennaio circa 2000 avvisi di accertamento relativi a ICI e IMU per gli anni 2009/10/11/12/13 con innumerevoli errori ed omissioni. Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità una mozione per impegnare il sindaco Gioacchino De Luca e il responsabile dell’Areea economica-finanziaria a revocare tutti gli avvisi. Ma contrariamente alle indicazioni dell’assise civica –si legge ancora nella nota- l’Ufficio Tributi ha revocato solo parzialmente gli avvisi di pagamento e nello specifico per gli anni 2011/12/13. Nei prossimi giorni, la commissione consiliare d’inchiesta renderà pubblici gli atti delle verifiche condotte sul caso “cartelle pazze”»