Spaccio di marijuana ad Alcamo, 15 avvisi di garanzia
La Sezione Investigativa del Commissariato di Polizia di Alcamo ha notificato 15 avvisi di conclusione di indagini preliminari e contestuale informazioni di garanzia, emessi dalla Procura della Repubblica di Trapani a carico di una banda di giovanissimi alcamesi che gestivano una fiorente attività di spaccio di sostanze stupefacenti.
Degli indagati, tutti alcamesi, sono state fornite solo le iniziali. Si tratta di M.G. ed M.F: di 23 anni, G.P. di 22, A.I. di 20, G.V. di 32, V.C. di 54, V.G. di 27, V.V. di 26, V.F. di 24, N.M. di 46, A.D. di 26, T.V. ed M.D. di 21 anni, R.P. ed R.D. di 20 anni.
I provvedimenti in sono stati emessi a seguito di una complessa attività di indagine – supportata peraltro da intercettazioni telefoniche, ambientali e video – condotta tra il mese di novembre del 2013 ed il mese di maggio del 2014.
Attività che ha portato alla contestazione dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla detenzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti e, a scoprire anche un episodio di estorsione consumatosi in pregiudizio di un giovanissimo assuntore di droga.
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Nell’ambito dell’inchiesta sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni di Palermo, tre giovanissimi studenti sistematicamente impiegati dalla banda per le consegne della droga nelle principali piazze frequentati dagli assuntori ed in particolare attorno alla centralissima Piazza Ciullo.
Malgrado la giovane età degli indagati, la banda aveva strategicamente organizzato sia la fase di approvvigionamento di cospicue quantità di marijuana, che quella del successivo spaccio, rendendo difficoltosa l’attività di indagine finalizzata a ricostruire il modus operandi e l’identificazione dei vari adepti, di volta in volta chiamati a gestire i contatti con gli assuntori.
Anche dall’ascolto delle conversazioni è emersa la particolare cautela adottata dagli indagati nell’utilizzo del telefono cellulare; gli interlocutori, infatti, si esprimevano, in via esclusiva, utilizzando espressioni metaforiche ed allusive preventivamente concordate, pianificavano logisticamente le operazioni di approvvigionamento di stupefacente curando dettagliatamente il trasporto della droga e ricercando la condizione di massima sicurezza durante le fasi di cessione della stessa.
In particolare la struttura criminale era composta da due gruppi, uno dedito, per l’appunto, all’approvvigionamento dello stupefacente, che avveniva all’incirca ogni due giorni con quantitativi che si aggiravano tra 1 – 2 chili, ed un secondo gruppo che curava la ricezione della droga per poi procedere alla pesatura ed alla steccatura in
singole dosi; attività questa che avveniva all’interno di locali adiacenti a Piazza Ciullo.
In particolare, la polizia ha scoperto che il passaggio dello stupefacente al gruppo che gestiva il confezionamento, avveniva in zone sempre diverse, lasciando dei veicoli aperti dove, il fornitore, depositava mediamente 1-2 kg di erba alla volta.
Il mezzo veniva prelevato pochi minuti dopo da altre persone addette al trasporto della roba fino allo stabilimento in cui veniva confezionata; altro espediente usato era il sacco dei croccantini per cani utilizzato per il trasporto della canapa indiana che, consentiva, di schermare “schermare” adeguatamente il contenuto, evitando la propagazione dell’inconfondibile odore.
Altro particolare inquietante consiste nel fatto che la banda non si è mai posta scrupoli nell’arruolare pusher dalla minore età, peraltro fedelissimi e omertosi, qualora fermati dalle forze dell’ordine.
l’assenza di scrupoli sarebbe, inoltre, stata attestata, nel momento in cui uno dei capi della banda, avrebbe minacciato pesantemente un minorenne affinché gli consegnasse l’incasso della cannabis indica piazzata.
Nel corso dell’attività investigativa, la polizia ha, infine, sequestrato cospicui quantitativi di marijuana, bilancini e materiale strumentale per il confezionamento dello stupefacente.
ALCAMO
15 avvisi di garanzia per detenzione e spaccio di marijuana