Inchiesta Lauree fasulle, emergono nuovi particolari
Sono venti gli ex studenti di Economia finiti sotto processo per aver conseguito esami fasulli. Altri venti, iscritti a Ingegneria e Architettura, sono stati individuati dall’Università. La prima laurea è stata già revocata. Altre sono sotto osservazione.
Ma cè di più. I laureati irregolari di Palermo sono tutti impiegati: uno lavora alla Regione, un altro al Comune di Palermo. Un terzo fa il commercialista, un altro ancora aveva inserito nel curriculum uno splendido voto di laurea per essere assunto in un’ azienda estera.
A rivelare nuovi dettagli sullo scandalo è il quotidiano La Repubblica. Chi ha comprato esami mai sostenuti, secondo le indagini della magistratura e le verifiche interne dell’ateneo palermitano, oggi si trova ad essere iscritto ad un albo professionale, a svolgere la libera professione e, in alcuni casi, perfino lavorare in enti pubblici, possibilmente scalzando chi non ha barato.
Però adesso, queste persone, perdendo il titolo di studio rischiano l’annullamento del concorso vinto, o la cancellazione dagli albi professionali.
Secondo l’inchiesta partita nel 2012, alcune materie sarebbero state conseguite solo sulla carta, grazie al provvidenziale intervento dell’allora responsabile della segreteria della facoltà di Economia, che dopo l’indagine della squadra mobile di Palermo, è stata licenziata. L’unico spiraglio per gli indagati, potrebbe essere una parziale sanatoria che il senato accademico vorrebbe attuare, concedendo loro la possibilità di una nuova iscrizione per sostenere gli esami fasulli e completare così il percorso di studi.
Alcuni di loro avrebbero già deciso di mettersi in regola riscrivendosi all’Università, altri hanno perfino già completato il percorso di conferma della laurea prima che esplodesse lo scandalo, ed altri ancora resistono e pretendono di aver confermata quella laurea.
Al giornale, due legali, raccontano che gli esami ‘fasulli’ in realtà sarebbero stati sostenuti e si tratterebbe solo di disorganizzazione dell’università incapace di mettere ordine nei propri documenti. Sostengono di avere ritrovato due verbali d’esame che semplicemente erano stati conservati nel posto sbagliato in segreteria. Perché i professori avevano indicato il nome di un’altra materia”.
Ma la contestazione per lo studente in questione riguarda quattro esami. Due, di fatto restano in bilico. Un altro studente, ha presentato la testimonianza dei professori sui suoi esami, altri hanno fatto ricorso al Tar contro l’annullamento della laurea disposto dal senato accademico.