Partinico. Saluto fascista su Facebook, il Pd su Pantaleo: «ingiustificabile»
Non si placano le polemiche a Partinico dopo la pubblicazione su Facebook, da parte dell’assessore alla pubblica istruzione Giovanni Pantaleo, di un’ immagine contenente il saluto fascista di Mussolini. Sulla questione interviene adesso il locale circolo del Pd, partito di maggioranza che sostiene la giunta Lo Biundo.
In un comunicato, la segretaria Franca Sicula e il presidente Michele Galati affermano:“Se si pensa di poter utilizzare le immagini del duce e dei suoi fedeli come esempi di cameratismo sociale e, dunque, come esempi da seguire o riferimenti per la formazione delle giovani generazioni, allora consigliamo di utilizzare altre immagini più adeguate perché il fascismo, ed ogni altra ideologia e pratica politica basate sulla totale eliminazione di ogni forma di libertà personale, non rappresenta un buon esempio di vita comunitaria. Non pensiamo – affermano Sicula e Galati – sia questo che l’assessore alla pubblica istruzione voglia per i suoi concittadini o per se stesso.”
Il caso era stato sollevato da Rifondazione Comunista e da Cambiamo Partinico che avevano definito «vergognoso» il comportamento dell’assessore tenuto a pochi giorni della commemorazione delle vittime dello sterminio fascista, chiedendo al sindaco Lo Biundo, la revoca della delega alla pubblica istruzione. Pantaleo si è difeso sostenendo che il suo è stato «un invito alla riflessione, per aprire un dibattito su quella buia pagina di storia e che condanna ogni totalitarismo».
«Accogliamo le delucidazioni che successivamente è stato costretto a fare l’assesosre e che in parte sembrano dare un senso ad alcune sue affermazioni – proseguono ancora dal Pd – ma, d’altro canto, non possiamo, e non vogliamo, giustificare né politicamente né storicamente quanto dallo stesso affermato. Siamo disponibili ad aprire un dibattito su questo grande tema ma nella prioritaria consapevolezza che al di là degli eventuali benefici, da dimostrare storicamente, che il fascismo avrebbe portato all’Italia niente potrà mai giustificare le centinaia di migliaia di morti che ha causato, sia tra gli italiani che tra i popoli delle colonie.
Non possiamo perciò non essere concordi con l’intervento del sindaco sull’assessore Pantaleo al quale ha rigorosamente ricordato quelle che sono le responsabilità pubbliche, anche di tipo morale e sociale, che chi governa necessariamente deve assumersi.»