Carini. Migranti, apertura dello SPRAR: interviene il sindaco

Fa discutere a Carini, la notizia diffusa nei giorni scorsi dalla nostra emittente, della possibile apertura di uno SPRAR, un centro pubblico di accoglienza per i migranti. Sui social newtork in particolare, numerosi sono stati i commenti contrari dei cittadini.
Il comune nelle scorse settimana ha aderito al bando del Ministero dell’Interno che ha attivato un sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati e che assegna specifici fondi ai municipi per l’accoglienza dei migranti. A Carini in particolare si prevede di realizzare un centro che sarà gestito da una cooperativa che, a sua volta, ha risposto all’appello del comune. Il ministero adesso dovrà valutare il progetto e stilare un apposita graduatoria.

La notizia però ha fatto allarmare i cittadini. Tra chi parla di possibili rischi per la sicurezza e chi invece parla di sperpero di denaro pubblico, sono stati centinaia i commenti polemici postati sul Facebook.

Sul social network è intervenuto pure il sindaco Monteleone intepellato da diversi utenti.
“Favorevoli o contrari gli immigrati esistono e la storia del mondo é stata la storia delle migrazioni.” afferma il primo cittadino. “Nessuno vuole lasciare il proprio paese se non si è costretti per fame di cibo , fame di lavoro , fame di pace. Solo chi ha la memoria corta o é ignorante non accetta gli immigrati. Noi italiani siamo un popolo di emigrati figli e nipoti di emigrati . Emigravano i nostri nonni, emigrano purtroppo i nostri figli. A chi grida che gli immigrati rubano e non rispettano le nostre tradizioni, invito a ricordarci di noi europei che in nome di un dio , per noi superiore, abbiamo scannato ,decimandoli , gli indiani e gli indios delle Americhe e abbiamo schiavizzato altri esseri umani. Ricordiamoci di noi siciliani che siamo stati bravi emigrati lavoratori ma fra di noi c’è stato chi ha esportato pure la Mafia.
Gli emigrati – prosegue Montelene – non si fermano con i blocchi navali, né con i fili spinati, si fermano se invece di inviare nei loro paesi armamenti, gli mandiamo sementi trattori e pompe per tirare l’ acqua dai deserti.
Oggi nel 2016 non sappiamo governare il fenomeno eppure circa 800 anni fa Federico II ,che non era di sinistra ma era un monarca illuminato, fece di Palermo la capitale d’Europa perché sapientemente fece convivere pacificamente arabi e cristiani ebrei e bizantini.
Palermo era piena di moschee , chiese e sinagoghe. Le cattedrali arabo-normanne di Palermo e Monreale sono splendidi prodotti dell’emigrazione , che testimoniano oggi la mescolanza delle culture , e sono simbolo di tolleranza e apertura culturale e di rispetto tra esseri umani di diverse religioni.”

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