Anziani di Partinico aggrediti in casa nel 2014, scagionati gli indagati
Archiviata l’inchiesta che vedeva coinvolti due giovani, adesso scagionati dall’accusa di rapina aggravata, sequestro di persona, lesioni personali e percosse, ai danni di una coppia di anziani di Partinico.
Antonino Vitale, 19 anni e Giuseppe Baglione di 25, sono usciti puliti dalle indagini avviate sui drammatici fatti consumati il 30 novembre del 2014, tra contrada Parrini e via Marconi.
Quella mattina , un ottantenne di Partinico, mentre si trovava nella casa di campagna a Borgo Parrini, venne legato mani e piedi con del nastro adesivo e trascinato dentro il pollaio da due individui che lo presero a calci e pugni in faccia e nello stomaco. Lo percuotevano continuamente per farsi dire dove tenesse i soldi, ma la povera vittima continuava a ripetere di non averne.
Tra le chiavi che l’anziano teneva in tasca, al momento dell’aggressione, i malviventi trovarono quella per entrare nella casa di via Marconi, nel centro pieno centro storico di Partinico, dove l’uomo vive con la moglie che 82enne. E’ qui, gli stessi rapinatori sorpresero alle spalle la donna mentre stava preparando il pranzo. Un ragazzo la colpì con dei pugni alla spalla continuando a minacciarla che sarebbe stata uccisa se non gli avesse dato i soldi.
La donna cercò di rifugiarsi nella stanza da letto, dove, dentro l’armadio i due rapinatori trovarono mille euro dentro una borsa. Arraffarono il denaro e si dileguarono.
Le indagini durano da un anno. Prima, nel corso di un confronto, le vittime non li hanno riconosciuti.
Poi, l’esame del Dna su alcuni frammenti biologici, trovati negli stracci con cui i due anziani furono legati, ha evidenziato l’incompatibilità con il profilo genetico dei due indagati, assistiti rispettivamente dagli avvocati Michele Palazzolo e Massimiliano Russo. Quindi è arrivata la verità giudiziaria che ha definitivamente scagionato Vitale e Baglione.
Adesso, bisogna tornare ad indagare per trovare i reali responsabili dell’aggressione.