Anche a Montelepre “Le arance della Salute” per contribuire alla ricerca sul cancro (Video)
Si rinnova come ogni anno l’appuntamento con “Le arance della salute” dell’Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc). Più di 15 mila volontari si sono dati appuntamento, oggi, in 2500 piazze italiane, per finanziare la ricerca sui tumori attraverso la vendita di 675 tonnellate di arance rosse. L’iniziativa dell’Airc, giunta alla sua 27esima edizione, anche quest’anno ha fatto tappa a Montelepre, unica piazza della provincia di Palermo che ha aderito.
Con la campagna di quest’anno l’Airc punta a raccogliere oltre 2,3 milioni di euro per continuare ad alimentare il lavoro dei 5mila ricercatori, impegnati quotidianamente nei laboratori di tutta Italia per rendere il cancro sempre più curabile”.
“Le arance della salute sono ormai un simbolo, che ci ricorda l’importanza della tavola e dell’alimentazione, così come il ruolo dell’attività fisica nel contrasto al cancro. Secondo un recente studio dell’Università di Washington, sedentarietà e obesità sono, ad esempio, responsabili di 2 milioni di morti di tumore in tutto il mondo.
Il carcinoma al colon-retto è il tumore più diffuso in Italia, seguito da quello al seno e alla prostata, i più diagnosticati, rispettivamente, tra le donne e gli uomini. Lo afferma l’ultimo report “I numeri del cancro in Italia”, relativo al 2014 e redatto dall’Associazione italiana registri tumori (Airtum) e dall’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom). In base a quanto riportato nell’indagine, nel nostro Paese ogni giorno si scoprono circa 1000 nuovi casi di cancro, e nel 2014 sono state 366mila le nuove diagnosi di tumore (esclusi i carcinomi della cute), circa il 46% delle quali fra le donne.
Ma, anche se il cancro resta ancora la seconda causa di morte (il 30% di tutti i decessi), migliorano le percentuali di sopravvivenza media a cinque anni dalla diagnosi di un tumore maligno: il 63% tra le donne e il 55% tra gli uomini.
Sul fronte della ricerca si moltiplicano, intanto, gli sforzi per comprendere le ragioni biologiche della comparsa di patologie tumorali, e migliorarne diagnosi e terapia.
Una delle frontiere della ricerca medica sul cancro è scovare il tumore con una semplice analisi del sangue, ancor prima che dia sintomi e che sia individuabile dagli strumenti diagnostici. Niente più biopsie, o interventi chirurgici, ma un test che permetta d’identificare frammenti di Dna mutato rilasciato nel sangue dalle cellule tumorali dopo la loro morte. È la frontiera della ricerca anticancro, uno scenario tutt’altro che fantascientifico. I primi test sono già in fase sperimentale.
L’obiettivo è ambizioso: rendere il test disponibile, a un costo compreso tra i 500 e i 1000 dollari, a partire dal 2019.