Partinico, decapitati gli agnelli di un allevatore
Atto intimidatorio nei confronti di un allevatore partinicese, V.F. di 32 anni, già conosciuto alle forze dell’ordine. Qualcuno lunedì notte ha ucciso quattro agnelli nel suo ovile di contrada Baronia , nelle campagne intorno alla cittadina. Gli animali uccisi sono stati lasciati con il rimante gregge. A fare la macabra scoperta , è stato lo stesso pastore, martedì mattina , intorno alle sette, quando come di consueto, si è recato sul posto per governare gli ovini e portarli al pascolo. Agghiacciante la scena che si è presentata ai suoi occhi: quattro agnelli , tutti di quattro mesi d’età, con la testa mozzata, giacevano a terra in una pozza di sangue, all’interno dell’ovile , dove il terreno era diventato letteralmente tutto rosso. La struttura si trova in un appezzamento di terreno, preso in locazione dallo stesso allevatore,proprio per il pascolo del gregge. Gli autori del violento raid sono entrati in azione durante la notte,perché verosimilmente certi che a quell’ora il proprietario degli animali era già rientrato a casa e che il gregge era rimasto temporaneamente incustodito . A denunciare l’episodio presso i carabinieri della compagnia cittadina, nella stessa mattinata di martedì , è stato l’allevatore subito dopo la brutta scoperta. Gli agnelli uccisi , dopo la constatazione del decesso da parte del personale sanitario del servizio veterinario del distretto partinicese del’Asp , saranno rimossi e le carcasse smaltite in apposite strutture. Intanto, i militari dell’arma hanno immediatamente avviato le indagini per far luce sull’episodio e potere identificare i responsabili. Massimo riserbo viene mantenuto sull’attività investigativa in corso , che sembra muoversi attualmente a 360 gradi. Al vaglio degli investigatori, sia la sfera della vita privata dell’allevatore che quella lavorativa . L’uomo , come detto, ha avuto già a che fare con la giustizia per questioni di pascolo abusivo. Pertanto è chiaro che non viene esclusa l’ipotesi che l’atto intimidatorio possa essere collegato ad uno sconfinamento di terreno del gregge di V.F. , durante il pascolo. Ma al momento si tratta soltanto di un’ipotesi che non trova alcuna conferma, anche se sembrerebbe essere questa, la pista attualmente più accreditata . Ma sul tutto, vige un rigoroso “top secret”. L’allevatore, sentito dai carabinieri , in ogni caso , pare non abbia saputo fornire elementi utili alle indagini e fare chiarezza sull’episodio.