Carini. Nessun divieto ai botti di Capodanno, le motivazioni del sindaco
A chiedere un Capodanno senza botti era stata la locale sezione dell’Enpa, Ente Protezione Animali. Con un documento inviato al sindaco di Carini Giovì Monteleone si invitava il primo cittadino a firmare un’ordinanza per vietare lo scoppio di fuochi d’artificio e mortaretti nella notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio. Tra le motivazioni elencate: l’inquinamento per l’aumento delle polveri sottili, la pubblica sicurezza di bambini e anziani e naturalmente l’attenzione verso gli animali. Una richiesta però non accolta dal sindaco Monteleone che non firmerà nessuna ordinanza. “Le ordinanze si fanno se si hanno gli uomini e i mezzi per rispettarle. Per la notte di Capodanno – afferma – non posso autorizzare ai vigili urbani lavoro straordinario che possa consentire il controllo di 70 kmq di territorio. Ci sono già leggi che regolano l’utilizzo e la vendita dei botti e occorrono speciali autorizzazioni per utilizzare giochi pirotecnici di qualunque tipo. Qualcuno-prosegue Monteleone – mi accusa di non essere sensibile come lo sono gli animalisti ma sfido chiunque altra amministrazione “animalista” dei paraggi a dimostrare di avere adottato più provvedimenti a tutela degli animali di quante ne abbia adottato la mia amministrazione. Eppure non sono contento di emanare ordinanze per il ricovero di cani randagi o feriti: quando si fanno troppe ordinanze c’è qualcosa che non va. Sarò soddisfatto e mi riterrò un buon amministratore – conclude il sindaco – quando non ci sarà più bisogno di ricorrere a ordinanze. E allora sì che si potrà dire che nel nostro territorio regna finalmente la civiltà.”