Carini. Avevano rubato conci di tufo, condannati
In tre avevano divelto il cancello di accesso a un terreno di proprietà privata a Carini, lungo la statale 113 per rubare conci di tufo e caricarli su un autocarro nella loro disponibilità. Per questo reato V.P. 38 anni, A.P. di 31 e L.V. sono stati citati in giudizio per furto pluriaggravato in concorso (L.V. è stato giudicato separatamente). I due imputati V.P. e A.P., entrambi di Carini, sono stati condannati in abbreviato a otto mesi di reclusione e 200 euro di multa ciascuno, oltre al pagamento delle spese processuali. L’episodio risale a dicembre del 2009, quando il proprietario dell’appezzamento del terreno, come è emerso dagli atti del processo, essendo stato avvisato da alcuni parenti del furto dei conci di tufo in corso e del cancello divelto, si è recato immediatamento sul luogo ed ha fotografato i tre ladri mentre caricavano i venti conci di tufo, riuscendo a rilevare anche la targa dell’autocarro. Quindi ha denunciato tutto ai carabinieri che avviate le indagini sono riusciti ad identificare i responsabili. I tre ladri, infatti, ad alcuni giorni di distanza dal furto sono stati beccati con il mezzo ancora carico e fermo sulla statale 113 a Carini. Condotti in caserma sono stati riconosciuti dalle fotografie scattate dal proprietario del terreno. Finiti sotto processo A.P. ha reso dichiarazioni spontanee ed avrebbe sostanzialmente ammesso i fatti. Anche V.P. ha reso dichiarazioni spontanee. Una scelta che ha consentito agli imputati la concessione delle attenuanti generiche. Il difensore di entrambi ha proposto appello avverso alla sentenza che li ha condannati a otto mesi di reclusione.