Borgetto. Caso Bommarito, il 29 dicembre convegno in biblioteca
In carcere dal 14 febbraio del 2007 si è sempre proclamato innocente ma deve scontare una pena all’ergastolo perché ritenuto responsabile del sequestro del possidente partinicese Pietro Michele Licari, poi trovato morto dentro un pozzo nelle campagne di San Cipirello. Vincenzo Bommarito, giovane di Borgetto, non ha mai perso la speranza e nonostante la pesante condanna inflittagli crede ancora nella giustizia. Il suo legale, l’avvocato Cinzia Pecoraro -che ha assunto la difesa solo dopo la sentenza definitiva- come è noto- ha presentato istanza per la revisione del processo, a pronunciarsi sulla richiesta sarà la Corte d’Appello di Caltanissetta. Pecoraro, ha raccolto “nuove presunte prove – ritenute ammissibili dalla Procura generale della Cassazione di Roma- che dimostrerebbero la non colpevolezza di Bommarito”. E poi ci sono le lettere del reo confesso Giuseppe Lo Biondo che dal carcere avrebbe scritto a Bommarito, chiedendogli perdono per averlo “tirato in ballo”. A testimonianza degli elementi acquisiti, le perizie scientifiche di esperti di fama nazionale. E adesso si punta pure su una nuova tecnica: una procedura empirica che, sulla base dell’analisi dei tempi di reazione, arriva a verificare l’esistenza in memoria di un’informazione che, teoricamente, potrebbe non essere accessibile alla coscienza del soggetto. Una sorta di macchina delle verità, riconosciuta a livello giuridico e forense anche in Italia. Vincenzo Bommarito potrebbe essere sottoposto a questo test, studiato da Ernesto Mangiapane, esperto piscogiuridico in ambito criminologico, che segue il caso del giovane ergastolano insieme ad un team di professionisti. A credere che Vincenzo Bommarito meriti una seconda possibilità, anche “Progetto Innocenti”, l’associazione dell’avvocato Baldassare Lauria, noto alle cronache per il processo di revisione che ha portato all’assoluzione degli imputati per la “strage della casermetta” di Alcamo Marina. Lauria, assiste Bommarito insieme alla Pecoraro. Del caso si parlerà nella quinta tappa del convegno “Giustizia Ingiusta – La legge è uguale per tutti?”, in programma il 29 dicembre alle ore 18.30 nei locali della biblioteca comunale di Borgetto. L’iniziativa mira a sensibilizzare l’opinione pubblica su vicende giudiziarie conclusesi con condanne a volte non “giuste”.