Tre sorvegliati speciali alcamesi in manette

In manette ad Alcamo Carlo Di Giorgi, 51 anni, sorvegliato speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno in città.
Pregiudicato per mafia, detenzione di arma clandestina e spaccio di stupefacenti, dopo aver scontato una lunga pena detentiva, lo scorso anno era rientrato con la misura di prevenzione nel comune di residenza.
Noncurante dei provvedimenti a cui era sottoposto, l’uomo si era messo alla guida della sua autovettura, nonostante la la patente di guida, gli fosse stata revocata ben 19 anni fa, per carenza di requisiti morali.
Monitorato dagli uomini del commissariato di polizia di Alcamo, nel primo pomeriggio di ieri è stato fermato in pieno centro cittadino.
Nell’ambito della perquisizione estesa al veicolo – risultato peraltro privo di revisione – gli agenti hanno ritrovato un grimaldello occultato tra lo sportello e il sedile lato guida.
Si tratta di un oggetto atto ad offendere, il cui possesso, per la polizia, dimostra la pericolosità del pregiudicato e pone dei dubbi sull’effettiva recisione, da parte di quest’ultimo, dei legami con contesti delinquenziali.
Condotto negli uffici del Commissariato, Carlo Di Giorgi è stato tratto in arresto in flagranza di reato per violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale e denunciato a piede libero per porto di oggetti atti ad offendere.
Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, nell’udienza di convalida e del contestuale rito direttissimo è stato tradotto presso l’abitazione di residenza in regime degli arresti domiciliari. Misura, quest’ultima, confermata in sede di convalida dell’arresto.
Sempre la polizia di Alcamo, nelle scorse settimane, hanno messo le manette ai polsi di altri due sorvegliati speciali .
Si tratta di Gioacchino Pocorobba di 43 anni, e di Franco Stabile di 41 anni.
Il primo è un noto pregiudicato alcamese, arrestato dagli uomini della Sezione investigativa del Commissariato nel gennaio del 2014 per spaccio di sostanze stupefacenti.
In quella circostanza, Pocorobba, che gestiva un centro di smistamento di cocaina con numerosi clienti tra Alcamo, Trapani, Castellammare del Golfo e la provincia di Palermo, venne raggiunto da una ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Nella minuziosa attività investigativa che portò all’arresto del pregiudicato, furono infatti documentati episodi di cessione di sostanze stupefacenti del tipo cocaina, consumati tra il novembre del 2012 ed il mese di marzo del 2013.
Scarcerato, Pocorobba era stato sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale.
Divenuta irrevocabile la sentenza di condanna , l’uomo è stato tratto in arresto su ordine di esecuzione della Procura di Trapani e condotto presso il carcere di San Giuliano, dove dovrà scontare la pena di due anni e nove mesi di reclusione.
Franco Stabile, invece, anch’egli sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, è stato arrestato per fargli scontare 8 mesi di reclusione per furto in abitazione perpetrato due anni fa a Castellammare del Golfo insieme ad un complice.
Pregiudicato per vari reati, nel 2010 Stabile era balzato agli onori delle cronache per una estorsione perpetrata, in concorso con un altro soggetto, ai danni di un imprenditore alcamese.
Gli agenti del Commissariato di P.S. di Alcamo lo avevano arrestato in flagranza di reato dopo un rocambolesco inseguimento durato oltre 8 km.

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