Raid notturni all’ufficio servizi demografici del Comune di Cinisi

Il primo tentativo, lunedì scorso, è andato a buon fine. L’altro è avvenuto due giorni fa, ma, qualcosa non ha funzionato. A inizio settimana, l’obiettivo era la cassaforte.

I ladri, o presunti tali, hanno tentato di forzarla. Ma, non si sono fermati al piano terra di Palazzo dei Benedettini. Un giro lo hanno fatto anche al piano superiore.

Giovedì, invece, hanno cercato di entrare, segando le sbarre di una finestra rivolta verso l’aperta campagna. Sul posto, i carabinieri della compagnia di Carini hanno rinvenuto delle lime. Cosa cercassero non è ancora chiaro. È certo che sono entrati in azione di notte. La prima volta, forse sono arrivati da un ingresso principale. Il bersaglio era la cassaforte dei servizi demografici che, di solito, contiene modeste somme di denaro.

Si potrebbe pensare dunque a dei ladruncoli. Ma, ci sono anche le carte d’identità. E, in quel caso, è più facile un furto su commissione. Nei prossimi giorni, si capirà se manca qualche documento importante e l’assalto agli uffici demografici era solo un depistaggio.

Nel frattempo, il Comune di Cinisi ha deciso di aumentare la videosorveglianza. Oltre le telecamere installate all’interno dei locali comunali, una nuova gara d’appalto potenzierà l’occhio elettronico su tutto il territorio comunale.

E, davvero, mai acquisto è stato tanto opportuno. Solo che, stavolta, i malintenzionati hanno giocato d’anticipo. A breve, comunque, 27 telecamere saranno posizionate in sedici siti sensibili. Ovviamente ci sarà il Municipio oltre agli svincoli dell’autostrada, le scuole, le strade principali e alcune piazze.

In tutto 16 zone. L’occhio elettronico costerà circa 248 mila euro pagati dal Ministero dell’Interno attraverso il Pon sicurezza. La prossima settimana, dovrebbe conoscersi la ditta aggiudicataria che piazzerà un sofisticato sistema di controllo che avrà la base logistica al comando della polizia municipale.

Il nome del progetto è “Obiettivo Cinisi” ammesso al finanziamento del dicastero degli Interni dopo una corsa degli uffici per presentare la documentazione. Le immagini potrebbero immortalare gli “atleti” che lanciano il sacchetto dei rifiuti, ma anche spacciatori e consumatori di droghe più o meno leggere. Ma, anche alcuni fatti indecifrabili che capitano ciclicamente.

La scorsa estate, ad esempio, ci furono un paio di raid contro lo studio del sindaco Giangiacomo Palazzolo e alcuni atti vandalici contro le scuole. Ma, l5 anni fa, la cronaca raccontò un assalto ai locali comunali. Anche, in quell’occasione ne fece le spese l’Anagrafe che fu bruciata.

Oltre ai requisiti tecnici della richiesta arrivata dal Comune, dunque, il nome stesso di Cinisi non avrà lasciato indifferente il Ministero. Nonostante, i tanti tentativi di proporsi per il turismo balneare e il Carnevale, infatti, l’immagine del paese è incollata a figure antagoniste come Tano Badalamenti e Peppino Impastato. E, anche se gli omicidi di mafia sono lontani nel tempo, queste periodiche stranezze, in qualche modo, li rievocano.

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