Nuova proroga di due mesi per Amap nel palermitano
Arrivano altri due mesi di proroga per l’Amap. Il vertice riunitosi ieri in Prefettura, alla presenza dell’assessore regionale all’Energia Vania Contrafatto, del comune di Palermo, dei sindacati, della curatela di Aps e dei vertici Amap, ha deciso di ricorrere a una soluzione tampone in attesa di capire come si evolverà la normativa. La legge di riforma del servizio idrico, approvata dall’Ars in estate, è infatti stata impugnata dal Consiglio dei Ministri e non è ancora chiaro se intanto la Sicilia la applicherà o meno fino al pronunciamento della Corte Costituzionale.
“Ringraziamo la Prefettura per il suo intervento – dice Raffaele Loddo della Cisal –
Auspichiamo che i comuni dell’area metropolitana possano aderire alla compagine azionaria di Amap per concludere definitivamente il percorso”. Scongiurato anche il licenziamento di 73 dipendenti ex Aps.
Intanto il consiglio comunale di Palermo ha dato il via libera alla modifica dello statuto di Amap che consentirà l’ingresso in società ai comuni della provincia. Adesso i municipi potranno acquisire quote minoritarie dell’azienda (fino a un massimo del 49%), in attesa comunque di capire quale sarà il destino del servizio idrico in provincia alla luce della recente riforma dell’Ars e dell’impugnativa di Roma. L’affidamento del servizio sarà trentennale.
L’Amap dunque continuerà ad essere il gestore temporaneo del servizio in 38 comuni del palermitano, comprese le zone del carinese e del partinicese, dove le reti sono un colabrodo con diverse centinaia di perdite idriche e fognarie. Nei giorni scorsi il presidente di Amap Maria Prestigiacono inaugurando a Partinico uno sportello per i cittadini, aveva dichiarato che la precedente gestione Aps ha lasciato una rete fatiscente e che pochi interventi erano stati realizzati in passato per migliorarla. Adesso – aveva aggiunto- la Regione deve trasferirci le risorse necessarie per poter operare”.