La Chiesa interviene sui risultati dell’Operazione Grande Passo 3
I parroci di Corleone e Chiusa Sclafani e la Chiesa di Monreale, si complimentano con le forze dell’ordine per i risultati investigativi ottenuti nell’ambito dell’Operazione Grande Passo 3 che, ha portato all’arresto di 6 presunti mafiosi del territorio.
La Chiesa – si legge in una nota – come comunità inserita nella storia che esercita una responsabilità verso l’intera società, intende continuare a promuovere la legalità connessa con la moralità e contrastare fenomeni devianti come la mafia e le sue piaghe cancrenose: il pizzo, l’usura, lo spaccio della droga, i guadagni illeciti.
La sensibilità ecclesiale, maturata in questi ultimi anni – prosegue la nota – si esprime nella denuncia dal pulpito e in una serie di iniziative concrete volte a creare un costume e una mentalità alternativi a quella della subcultura in cui alligna la mafia.
A partire da quelle stesse realtà ecclesiali quali le confraternite dell’Arcidiocesi di Monreale, nei cui statuti è stato sancito, in modo inequivocabile, il divieto di appartenenza dei singoli membri ad associazioni mafiose, la Chiesa di Monreale intende mettere in guardia tutti, in particolare i cristiani, i quali possono rischiare, con il silenzio e l’indifferenza, di alimentare ogni sorta di pratica criminale.
È compito della Chiesa anche indurre al superamento dell’attuale situazione attraverso l’invito alla conversione al Vangelo anche dei mafiosi, per creare una cultura della giustizia e della legalità fondata sulla piena consapevolezza che il bene comune è frutto dell’apporto responsabile di tutti e di ciascuno e ciò deve essere una priorità.
I parroci di Corleone e Chiusa Sclafani e la Chiesa di Monreale, infine, auspicano una maggiore presenza dello Stato oltre che nella importante, quanto necessaria, opera repressiva, anche in quella preventiva, al fine di migliorare le infrastrutture e la qualità della vita del territorio.