Il Ministro Alfano rimuove il Prefetto di Palermo Francesca Cannizzo
Troppo legata al giudice indagato col terribile sospetto di aver preso tangenti nella gestione dei beni confiscati: è così saltato il prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, rimossa ieri dal Consiglio dei ministri, su disposizione di Angelino Alfano. Per una situazione sempre più insostenibile, a chiedere il trasferimento (dovrebbe andare a Roma, al Viminale), sarebbe stata lei stessa.
E ciò dopo le prime voci su un coinvolgimento del rappresentante del Governo nell’indagine sull’ex presidente della sezione misure di prevenzione del tribunale del capoluogo, Silvana Saguto, finita sotto inchiesta per corruzione, riciclaggio e abuso d’ufficio.
La vicenda ruota attorno a presunti illeciti nella gestione degli incarichi assegnati agli amministratori giudiziari dei beni sequestrati alla mafia. I pm di Caltanissetta, hanno scoperto un sistema che poggiava su uno scambio di favori, con al centro la Saguto che, strozzata dai debiti, dispensava a chi era riuscito a entrare nel suo cerchio magico, incarichi milionari. In cambio, secondo l’accusa, il marito del giudice avrebbe avuto delle consulenze dagli amministratori, il figlio avrebbe lavorato per una delle società dell’avvocato Gaetano Cappellano Seminara, da lei nominato in una misura di prevenzione, anche lui indagato e, inoltre, sempre la Saguto, ormai sospesa dalle funzioni e dallo stipendio, avrebbe pure incassato del danaro.
Dall’inchiesta sarebbero emersi gli stretti rapporti tra Silvana Saguto e Francesca Cannizzo. Il figlio di Saguto, che è uno chef, cucinò per una serata organizzata nella residenza del Prefetto, a Villa Pajno. E ancora, un’intercettazione, proverebbe l’uso che il magistrato faceva della scorta: gli agenti di tutela della Saguto avrebbero ritirato in tintoria abiti del prefetto, e con lo stesso magistrato sarebbero passati a prendere l’amica per andare al mare ed evitare, grazie alla blindata, il traffico cittadino.
Il nome del prefetto Francesca Cannizzo, venne fuori già a fine settembre, pochi giorni dopo che la Finanza perquisì gli uffici del tribunale. In quel caso, Silvana Saguto, intercettata, avrebbe sollecitato un amministratore giudiziario, Alessandro Scimeca, ad assumere una persona segnalatagli dall’amica alla guida di Villa Whitaker.
Sulla rimozione del Prefetto, il M5S che nei giorni scorsi, in un’interrogazione parlamentare aveva sollecitato il provvedimento, scrive di essere “ lieti di questa decisione Non era immaginabile – si legge nella nota -. che nel periodo delle indagini e di un eventuale processo ci fossero ingombranti ombre all’interno delle istituzioni. Anzi, lascia basiti che fino ad oggi né il ministro Alfano né nessun altro avessero fatto nulla in merito. Ci saremmo aspettati, ad esempio, l’ invio di ispettori ministeriali in prefettura”.