Montelepre-Giardinello. Guerra con l’Ato, si abbasano i toni
Si abbassano i toni tra i comuni di Montelepre e Giardinello e l’Ato Rifiuti Palermo 1. Nei giorni scorsi c’è stato cospicuo scambio epistolare tra le parti che sembra placare, almeno apparentemente, le dure polemiche dei giorni scorsi. La questione, come è noto, ruota attorno all’affidamento per sei mesi, del servizio di raccolta dei rifiuti alla ditta Agesp mediante gara d’appalto. In pratica i due comuni pur rimanendo soci dell’Ato, si sono rivolti ad un’altra azienda per la raccolta. Da risolvere anche la questione degli operai. Nei due paesi continuano a lavorare contemporaneamente i lavoratori di entrambi le società. Dopo l’ultimatum lanciato dal commissario e dal liquidatore dell’Ato, rispettivamente Giuseppe Terranova e Antonio Geraci, che diffidavano i due comuni a bloccare tutto entro cinque giorni, sono arrivate delle precisioni da parte di Terranova che ha riconosciuto le ordinanze con le quali le amministrazioni avevano dichiarato, nei mesi passati, lo stato di emergenza sanitaria relativa alla mancata raccolta dei rifiuti. Sull’affidamento del servizio alla ditta Agesp, Terronova però afferma che si atterrà alle disposizioni dell’Assessorato regionale competente. Risponde il commissario straordinario di Montelepre Ignazio Portelli che afferma di apprezzare la correzione e aggiunge “adesso occorrerebbe un ulteriore sforzo di buona volontà in merito alla selezione di 14 dipendenti da impiegare stabilmente nell’Aro”. Dunque il prefetto Portelli chiede che a lavorare nei due paesi siano i lavoratori dell’Ato, ma 14 e non 17 come invece vorrebbe la società d’ambito. “Sarebbe atto di saggezza – prosegue Portelli – evitare la presenza volontaria e gratuita di personale e mezzi dell’Ato, peraltro in manifesto male arnese” ovvero in cattive condizioni economiche. Intanto già da un paio di settimane nei due paesi si è raggiunto un buon livello di pulizia. Da ieri è iniziata ufficialmente la raccolta differenziata. Domani sarà il turno della carta. I sacchetti dovranno essere posizionati davanti le abitazioni a partire dalle 21 di stasera ed entro le sei di domani mattina. Nei prossimi giorni verranno collocati anche dei contenitori colorati e sarà attivato prossimamente anche il servizio di ritiro degli imgombranti. Insomma servizi che dovrebbero rappresentare la normalità e che diventano invece un fatto eccezionale. Si spera adesso in una positiva risoluzione della vicenda per evitare che a pagare le spese di questa diatriba siano i cittadini e i lavoratori.