Collaboratrice domestica aggredita a Trappeto, una condanna e un’assoluzione

Una condanna e un’assoluzione per due sorelle trappetesi, Nunzia e Antonina Militello, rispettivamente di 43 e di 40 anni, entrambe finite sul banco degli imputati per avere picchiato una donna , collaboratrice domestica,e averla minacciata ed offesa con frasi ingiuriose ed oscene.

Il verdetto è del giudice di pace di Partinico Isabella Cudia . La vicenda , accaduta nella stessa cittadina costiera, risale a due anni fa e precisamente al quattro novembre del 2013, quando la parte offesa , che prestava servizio presso una delle due sorelle , sarebbe stata schiaffeggiata e presa a calci e pugni dall’imputata Nunzia Militello .

Il motivo, come hanno dichiarato la stessa parte offesa e un teste , in sede dibattimentale, sarebbe da addebitare al fatto , che la colf, essendo stata azzannata dal cane della stessa Nunzia Militello ( mentre usciva dalla sua abitazione) ed avendo riportato una ferita al braccio destro, dopo essere andata dal medico per le cure del caso, sarebbe ritornata dalla Militello per chiederle i soldi per comprare la medicina che le era stata prescritta .

A quel punto, l’imputata non avrebbe esitato a prendere a botte la lavoratrice , con la complicità della sorella Antonina, la quale , rincarando la dose, avrebbe proferito frasi ingiuriose nei confronti della stessa vittima .

Frasi altamente offensive per l’onore e il decoro della lavoratrice , del tipo: “ Sei una….. ti sei fatta tutto il paese”. Nello specifico la sorella maggiore, Nunzia, era imputata di avere aggredito la collaboratrice domestica ( oggi 37enne ) anche lei residente a Trappeto , come detto, con calci e pugni ,causandole lesioni personali consistite in “ abrasioni , escoriazioni ed ematomi. Inoltre, l’avrebbe anche minacciata verbalmente , usando l’espressione : “ Vattene che è meglio per te”.

La sorella minore, Antonina, invece, era imputata ,”di avere , in presenza di più persone,offeso l’onore e il decoro della stessa parte lesa” , proferendo nei suoi confronti frasi ingiuriose ed oscene .

Al termine dell’istruzione dibattimentale , il giudice di pace di Partinico, Isabella Cudia, dalle dichiarazioni rese dai testimoni, incluse quelle rilasciate dalla parte offesa e dell’imputata Nunzia Militello, la quale ha confermato di avere schiaffeggiato la persona offesa, facendo, dunque , leva sulle concordanti risultanze probatorie, che hanno indotto lo stesso organo giudicante che i fatti si fossero verificati così come descritti nei capi d’imputazione, ha emesso una sentenza di condanna nei confronti di Nunzia Militello , mentre ha assolto la sorella Antonina con la formula “ perchè il fatto non sussiste”, per insufficienza di prove.

Nello specifico , ha condannato l’imputata Nunzia Militello, alla pena pecuniaria di 600 euro, ridotta di un terzo per la concessione delle attenuanti generiche, pari a 500 euro , oltre al pagamento delle spese processuali del giudizio.

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