Cinisi. L’opposizione contro la maggioranza su unioni civili, baratto amministrativo e mozione Ruffino
Il Consiglio comunale di Cinisi dice no al registro per le coppie di fatto e boccia anche l’introduzione del baratto fiscale, ovvero la possibilità di saldare i debiti con Comune attraverso lavori socialmente utili. “Una decisione miope, che ci porta indietro di decenni rispetto a molti comuni siciliani che hanno già approvato sia le unioni civili che la compensazione fiscale” dichiara Così Conny Impastato, consigliere comunale del Movimento civico La Rigenerazione, che aveva presentato le mozioni insieme ai gruppi Pd e “E’ tempo di cambiare”. “Il registro – spiega la Impastato – avrebbe consentito a tutte le coppie non sposate, sia etero che gay, di ricevere gli stessi diritti riservati alle famiglie tradizionali per quanto riguarda tasse, alloggi popolari e sgravi fiscali. La motivazione del no è di carattere puramente religioso, in questo modo si privano decine di cittadini di diritti che vengono riconosciuti a chi ha contratto il matrimonio. La nostra proposta – prosegue – non riduce i diritti di nessuno, ma amplia il riconoscimento dei diritti. La nostra posizione è di rispetto per tutti, credenti e non credenti, e la nostra proposta non è assolutamente incompatibile con la fede cattolica, anzi, sarebbe un passo avanti contro le discriminazioni e la violenza.”
Il no del consiglio, è arrivato anche per il baratto fiscale, la misura che permette ai cittadini indigenti di ripagare la tasse attraverso lavori di pubblica utilità. “
Non è stata discussa invece la mozione per il ritiro delle deleghe al vicesindaco Aldo Ruffino chiesta sempre dalla minoranza che giudica negativamente l’operato dell’assessore. La mozione, prima di essere stata approfondita, è stata bloccata in aula dalla maggioranza con una pregiudiziale di incompatibilità.