Carini. Ubriaca alla guida, aggredì i poliziotti: patente sospesa per un anno
É approdata in tribunale la rocambolesca storia di una giovane donna di Carini che, in stato di ebbrezza alcolica, è stata protagonista di una movimentata serata nell’agosto di quattro anni fa. La donna, ubriaca e alla guida della propria autovettura, prima aveva tamponato un veicolo regolarmente parcheggiato in una via di Palermo, dandosi subito alla fuga. Bloccata poco dopo dalla polizia si era rifiutata di fornire le proprie generalità e di esibire la patente di guida. Quindi aveva rimesso in moto la macchina tentando di darsi nuovamente alla fuga per evitare il controllo. Ma anche questa volta senza possibilità di scampo: i poliziotti infatti riuscirono a togliere le chiavi dal quadro di accensione bloccando così il veicolo.
A quel punto la giovane scendeva dalla vettura e, rifiutando ogni collaborazione, si rivolse con improperi agli agenti di pattuglia. E poi, agitandosi violentemente, si sca-gliò addirittura contro di essi. Considerato allora il degenerate della situazione, la donna fu accompagnata dagli stessi poliziotti in commissariato per l’ identificazione, dove lei però continuò ad andare in escandescenze e pronunciò altre frasi anche dal contenuto osceno, sputando e sferrando calci a destra e a manca.
Sottoposta agli accertamenti etilometrici (che lei stessa accettò), nel suo sangue fu rilevato un tasso alcolemico superiore al limite consentito.
Una vicenda che non poteva non avere uno strascico giudiziario, naturalmente. Indagata e finita sotto processo per il reato di guida in stato di ebbrezza e minacce a pubblico ufficiale, A.A. di 39 anni, residente a Carini, a conclusione dell’istruzione dibattimentale è stata condannata a tre mesi di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali, con il beneficio della sospensione della pena. Pena che è stata ridotta perla scelta del rito abbreviato richiesto dal difensore. Alla donna peraltro sono state concesse dal giudice le attenuanti generiche« considerata I’occasiona-
lità del fatto ed il comportamento processuale tenuto dalla stessa».
Il verdetto è del giudice della seconda sezione penale del tribunale di Palermo Sabrina Argiolas, che nel suo pronunciamento ha disposto pure la confìsca dell’autovettura di proprietà della giovane e la sospensione della patente di guida
per il periodo di un anno. Il difensore dell’imputata ha preannunciato che ricorrerà in appello