Messaggio dei parroci di Montelepre su eventi dedicati alle reliquie del Beato Pino Puglisi
Si sono conclusi gli eventi ecclesiali e sociali legati alla presenza delle reliquie del Beato Pino Puglisi, Martire della Chiesa ucciso dalla Mafia perché fedele al Vangelo, nelle parrocchie di Montelepre.
I parroci del paese, l’Arciprete Gaspare Randazzo, Don Santino Terranova e Don Giacomo Maniaci, insisme alle religiose e ai fedeli, ringraziano, in una nota congiunta, il Cardinale Paolo Romeo, Aricvescovo di Palermo, per la possibilità data alla comunità monteleprina, di venerare le reliquie del Beato Martire Puglisi, coraggioso testimone della Verità.
“Significativa – scrivono i parroci – è stata la presenza dell’Arcivescovo di Monreale Mons. Michele Pennisi, di Mons. Francesco Miccichè e di tutte le singolari personalità religiose e laicali che, hanno condotto durante la settimana, i vari incontri previsti per i ragazzi, i giovani e gli adulti. Un plauso particolare va ai giovani che, hanno messo in scena un interessante, quanto appassionante, musical sulla vita del beato”.
“Padre Pino Puglisi – aggiungono i parroci di Montelepre – è morto perché mostrava con la sua vita il messaggio del Vangelo proprio a quegli uomini e donne, a quei giovani e ragazzi che il potere mafioso aveva irretito e soggiogato, senza disdegnare o temere di camminare accanto a loro, anzi proprio quei giovani “scagnozzi” erano il punto focale della sua missione”.
“La presenza delle sue reliquie a Montelepre, il cui Comune è ormai da due anni commissariato proprio a causa di infiltrazioni mafiose – scrivono ancora nella nota congiunta i sacerdoti – è carica di significato, ragion per cui siamo fiduciosi che – concludono – la Grazia che il Signore ha voluto concedere al popolo monteleprino in questa settimana, si propaghi nelle piaghe della società e sia causa di conversione di molti cuori induriti; i parroci, sull’esempio cristallino del Beato Pino Puglisi, sono ancora di più, pronti a spendersi, oggi come ieri, per la promozione umana, culturale, religiosa e sociale di Montelepre”.