Gestione autonoma dei rifiuti, la Regione diffida i comuni di Montelepre e Giardinello
Arriva come una doccia fredda, per gli amministratori dei comuni di Montelepre e Giardinello, una diffida inviata dall’Assessore Regionale all’Energia Vania Contraffatto.
L’esponente del governo Crocetta non usa mezzi termini e richiama gli enti locali a revocare ogni atto di recesso dal contratto con l’Ato Rifiuti Palermo 1 e a sospendere l’affidamento del servizio di raccolta in favore della ditta privata che si è aggiudicato l’appalto.
La disposizione, arriva, dopo l’attenta disamina della relazione che, il Commissario Straordinario della società d’ambito Giuseppe Terranova, ha inviato sulla questione al Dipartimento Regionale dell’acqua e dei Rifiuti.
Nella diffida, l’Assessore Contraffatto, sottolinea che “non si comprende in virtù di quale riferimento normativo, l’ufficio Aro di Montelepre e Giardinello, comuni in cui, peraltro, non sussiste più alcuna emergenza sanitaria, possa provvedere ad emettere aggiudicazioni di gare che, nulla, hanno a che vedere con il piano di intervento approvato dal Dipartimento competente e, per di più non si comprende, come lo stesso ufficio abbia potuto intraprendere un affidamento di gara senza l’intervento dell’Urega, così come invece impone espressamente la legge regionale di riferimento”.
L’assessore regionale all’energia, inoltre, definisce “poco chiare le procedure con le quali l’ufficio Aro dei due enti locali, intende rispettare la normativa inerente il passaggio del personale in servizio presso la società d’ambito e – aggiunge “che la loro ipotesi inerente l’assunzione degli operatori ecologici presso la ditta aggiudicataria, a seguito di eventuali dimissioni volontarie, per un periodo così limitato, oltre ad incontrare limiti di carattere amministrativo, potrebbe precludere per gli stessi, l’assunzione presso la Srr, non trattandosi di gara espletata con i dettami previsti dalla legge regionale 9 del 2010”.
Ma c’è di più, nella diffida, Vania Contraffatto ipotizza danno all’Erario, poiché dal 21 settembre scorso, il servizio di raccolta, spazzamento e conferimento dei rifiuti per i comuni di Montelepre e Giardinello, viene svolto oltre dalla stessa società d’ambito, anche dalla ditta aggiudicataria con propri operatori”.
“In relazione poi, alla volontà di rescindere il contratto con l’Ato Rifiuti Palermo 1, la Vania Contraffatto evidenzia che “la condotta dei due comuni appare contraria alla leale collaborazione tra Enti ed Amministrazioni Pubbliche, così come ribadito anche da una sentenza del Tar Sicilia, secondo la quale, gli enti soci non possono svincolarsi dagli Ato, né dalle scelte da loro operate, potendo soltanto influire sulle relative determinazioni, partecipando al processo decisionale disciplinato dalle norme statutarie e del codice civile in materia di società”.
Alla luce di questa pronuncia del tribunale regionale amministrativo, l’assessore Contraffatto, sostiene che “non è possibile intraprendere autonomamente la gestione diretta di raccolta e smaltimento dei rifiuti prima della piena operatività delle procedure della legge 9 del 2010, né gli eventuali inadempimenti del gestore possono legittimare la fuoriuscita del singolo comune dal sistema d’ambito”.
A conclusione di questo lungo excursus che motiva la determinazione del Dipartimento Regionale, l’Assessorato diffida i comuni di Montelepre e Giardinello a ricondurre le procedure alla piena legittimità e alla tutela di eventuali danni all’Erario.
Sulla vicenda, il Commissario Straordinario dell’Ato Rifiuti Palermo 1 Giuseppe Terranova, non ha voluto rilasciare alcuna dichiarazione; mentre il sindaco di Giardinello, Giovanni Geloso, nelle more di visionare la diffida assieme al commissario straordinario del Comune di Montelepre Ignazio Portelli e di prendere gli opportuni provvedimenti, si dice “amareggiato. Tornare indietro – aggiunge – significa non avere un servizio di raccolta dei rifiuti efficiente, non avere la raccolta differenziata, pagare dai 20 ai 30 mila euro in più al mese, tornare a fare le ordinanze urgenti e, tutto ciò a discapito dei cittadini”.